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Cronaca

Operazione Firewall, la comunità islamica: «Giovane isolato e non praticante»

Dopo l'arresto del giovane marocchino con l'accusa di terrorismo la reazione degli esponenti della comunità islamica, con le parole del presidente della Federazione Regionale Said Meghres: "Non frequenta moschee"

La comunità islamica esclude ogni tipo di rapporto con il giovane marocchino di circa 20 anni arrestato questa notte dalla DIGOS sezione di Brescia, accusato poiché ritenuto coinvolto in attività di addestramento e uso di armi ed esplosivi in funzione di terrorismo.

“Il giovane arrestato oggi a Brescia era poco conosciuto dalla nostra comunità – spiega all’AdnKronos Said Meghres, presidente della Federazione Regionale Islamica della Lombardia – non lo abbiamo mai visto in moschea, non frequentava nemmeno i suoi connazionali nella zona”.

Le ultime indiscrezioni sembrerebbero confermare la volontà antisemita del giovane e aspirante terrorista. “Da quello che sappiamo – continua Meghres – la sua famiglia vive in Marocco, e lui è un amante dell’alcol e delle discoteche. Più che simpatizzante jihadista, il giovane era un fervente anti ebraico e un simpatizzante del nazismo”. Tanto che aveva sempre con sé un particolare portafortuna, una svastica.

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