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Cronaca Via Corsica

Spacciatori, tossicodipendenti e siringhe: ora la scuola diventa ‘blindata’

Succede nel quartiere Don Bosco. Il corridoio che collega il parco Gallo ai giardini di via Sardegna, su cui si affaccia la scuola, è stato interdetto al pubblico passaggio per aumentare la sicurezza degli alunni e limitare il degrado

Due cancellate in ferro per bloccare il passaggio di spacciatori e malviventi e impedire ad alcuni gruppi di ragazzini di usare i campi della scuola per giocare a cricket. Dal 19 gennaio scorso, il corridoio che collega il parco Gallo ai giardini di via Sardegna, sui cui si affacciano le finestre della scuola media Bettinzoli, è stato interdetto al pubblico transito attraverso l’installazione di due cancellate color rosso fiammante. 

Una soluzione - proposta dalla dirigente scolastica e dall’intero consiglio d’istituto, poi approvata dalla giunta Comunale nell’ottobre del 2014 - adottata per aumentare la sicurezza e limitare il degrado dei campetti della scuola, come spiega Daniele Morato, presidente del consiglio del quartiere Don Bosco:

“Il passaggio veniva utilizzato da persone poco raccomandabili e da tossicodipendenti, più volte c’è stata segnalata la presenza di siringhe nei campi della scuola e di pusher che sostavano sulle panchine adiacenti il passaggio. Per questa ragione si è arrivati alla chiusura del corridoio, l’intento è quello di disincentivare l’ingresso abusivo non sono di malviventi, ma anche di chi utilizza impropriamente l’area verde della Bettinzoli.”

L’intervento - finanziato con soldi prelevati dalle casse comunali -  ha suscitato un acceso dibattito all’interno del quartiere, molti  residenti si sono infatti detti contrari a tale soluzione,  ed è stato terminato da poco più di un mese. Per ora però, sembra che le recinzioni non abbiano dato i risultati sperati, visto che le ringhiere e i cancelli d’ingresso sono stati manomessi già in due occasioni. L’ultimo episodio risale allo scorso weekend: ignoti hanno tranciato il filo elettrico che permette l'apertura del cancello del lato nord. 

“Credo che qualcuno non abbia gradito il fatto che la cancellata sia stata rapidamente riparata - scrive su Facebook Emanuele Formosa, membro del consiglio di quartiere -. Il danno è economicamente nullo, ed è riparabile con un intervento di 10 minuti di lavoro. Più celere sarà la riparazione, più forte sarà il messaggio che la Bettinzoli è tenuta sotto controllo, e che ogni danno verrà riparato immediatamente. Detto ciò, va risolto una volta per tutte il problema delle presenze abusive all'interno dell'area della scuola. Se la giunta precedente esagerava in un modo, adesso si esagera nel modo opposto. Si faccia capire a queste persone che lì non ci possono venire perché è proprietà privata interdetta all'accesso, e che quindi loro violano la legge. Si tratta semplicemente di applicare e far applicare una norma di legge e di civica convivenza. La tolleranza eccessiva genera abusi.”

Il coro di quartiere chiede a gran voce più vigilanza da parte delle forze dell’ordine: “Per far sloggiare chi occupa abusivamente i campi basterebbe una pattuglia della Locale”, suggerisce Morato.

È della stessa idea Fulvio Mor, ex presidente della circoscrizione Sud ed ora a rappresentate della associazione “Gente Per”: “Serve  più vigilanza e maggiori controlli. Il problema della sicurezza non si risolve certo impedendo alla gente di passare per quel corridoio e chi vuole entrare nell’area della Bettinzoli lo fa comunque,  a prescindere dalle cancellate. Lo spaccio è un problema che c’è da anni in questo quartiere e nessuna amministrazione comunale è stato in grado di risolverlo. Ogni tanto le forze dell’ordine fanno qualche retata e per po’ la situazione si tranquillizza, ma poi torna tutto come prima. Tant’è vero che solo pochi giorni fa ho trovato una siringa vicino ai giochi del parco Gallo.”

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