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Cronaca

Brescia città (sempre) più sicura: "Nessuna emergenza criminalità"

I dati della Prefettura smentiscono le voci della cronaca locale: dal 2013 un calo costante di furti e rapine, spaccio e violenze sessuali. Ma nei primi mesi del 2015 si registrano dati sconfortanti

Incredibile ma vero, perché la sensazione sembra opposta. Forse per i tanti casi di cronaca, l’ultimo omicidio in città è storia recentissima, negli spazi abbandonati dell’ex Pietra. Ma quando i numeri sono scritti nero su bianco diventa difficile – se non impossibile – contestarli con le parole. E i dati della Prefettura dicono di un’altra verità: Brescia negli anni è diventata una città più sicura.

Il confronto tra il 2013 e il 2014 infatti non lascia spazio alle interpretazioni, provincia compresa. Nel 2013 si contarono quasi 63mila reati, nel 2014 poco più di 55mila: undici punti percentuali in meno. E così dal globale al particolare: -6.6% i furti (30280 contro 32234), -13.8 le rapine (567 contro 658), -11 i casi di spaccio di stupefacenti (818 su 919), addirittura -35 le denunce per violenza sessuale (64 su 99).

Calano ovviamente anche i soggetti denunciati, quasi un migliaio di meno lo scorso anno rispetto al precedente. Un trend che si confermerebbe ogni anno, anche se c’è una voce contraria. Sono i dati parziali dei primi quattro mesi del 2015, confrontati con lo stesso periodo dell’anno passato.

In tutta la provincia i reati comunque diminuiscono, oltre il 13% in meno, così come calano i furti (-9.5%) e lo spaccio di stupefacenti, quasi il 40% in meno. Ma si registra un preoccupante boom di rapine (+19%) e di violenze sessuali (+16.7%). 

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