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Cronaca

Picchiata per anni dal marito? Il giudice non le crede

Una relazione durata vent’anni, finita in Tribunale, con le deposizioni di amici e parenti. Nel rito abbreviato il marito è stato assolto.

Assolto, il fatto non sussiste. Questo l’esito di un processo con rito abbreviato nel quale l’unico imputato era l’ex marito, di origini napoletane, di una 43enne. Dopo vent’anni di relazione i due qualche tempo fa hanno deciso di separarsi, consensualmente. La storia è raccontata sulle colonne del Giornale di Brescia.  

Con il passare del tempo la donna ha fatto sempre più fatica ad accettare la fine della storia, soprattutto il fatto che l’ex marito avesse una nuova fidanzata. Proprio questo motivo l’ha spinta addirittura a cercare di togliersi la vita, dopo aver scritto un messaggio col quale ammetteva le difficoltà nel vedersi abbandonata.

Una volta ristabilite le sue condizioni di salute, dopo il tentato suicidio, la donna ha intrapreso la campagna accusatoria nei confronti dell’uomo, che a suo dire l’avrebbe picchiata per anni, tanto da averla mandata spesso al pronto soccorso. In ospedale però la donna non avrebbe mai denunciato l’ex marito, inventando sempre scuse diverse. 

Dopo numerose testimonianze rese da parenti, amici e vicini di casa, che hanno confermato i litigi - ma non le violenze - si arriva al processo, con l’imputato difeso dall’avvocato Luca Broli che sceglie il rito abbreviato. Il giudice non crede alla donna, ed assolve il marito, colpevole solo di averla abbandonata per un’altra.  

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