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Cronaca Via Privata de Vitalis

Colf licenziata: Marta e i 3 figli rischiano di restare senza casa

Presso l'abitazione della donna è stato organizzato un picchetto. Lo sfratto, per ora, è solo rinviato

Non si ferma l'emergenza sfratti nella nostra città. Ieri,  in via Privata De Vitalis nr 5, traversa di Via Sardegna, un picchetto di attivisti è riuscito ad evitare che finissero in mezzo alla strada una giovane madre di origine colombiana e i suoi tre figli di tre, sette e undici anni.

Marta, questo il nome della donna, ha lavorato per sei anni come colf nella famiglia di un impresario edile italiano che, a causa dei problemi economici dell'azienda, è stato costretto a tagliarla. Ora che lo sfratto è stato rinviato, si attende che la donna con i suoi piccoli figli possa accedere alla graduatoria Aler.

Il picchetto di ieri segue di solo un giorno la catena umana di quaranta persone a Comezzano, che è riuscita a dare qualche mese di respiro a un muratore con figli di due e tre anni, che - come Marta - ha perso il lavoro con l'avvento di una crisi che ha colpito la nostra provincia, da anni dedita alla cementificazione (si veda il caso del Lago di Garda), in modo ancor più significativo nel settore del mattone: 56.000 case invendute nel solo 2011.


"La situazione è insostenibile - spiega l'associazione Diritti per Tutti - serve una moratoria immediata degli sfratti per morosità incolpevole, la realizzazione di un centro di emergenza abitativa nei prefabbricati, dove alloggiavano gli operai della metropolitana a S Polo e, come ultima ratio, permettere di occupare gli stabili sfitti".

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