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Giovedì, 30 Novembre 2023
Cronaca

Migliaia di foto e video di bambine sugli smartphone: pedofilo bresciano in manette

Arrestato un 30enne di casa in città: sui suoi dispositivi e account social sono stati trovati oltre 1500 video pedopornografici. Ora è in carcere

Non uno, ma ben due smartphone colmi di materiale pedopornografico: migliaia di fotografie e video in cui le protagoniste erano ragazzine, ma pure bambine dell'età di 10-12 anni. Oltre 1500 filmati e scatti che riprendevano rapporti sessuali tra minorenni e adulti, meticolosamente catalogati in apposite cartelle. Un vero e proprio archivio degli orrori, quello scoperto dalla Polizia Postale di Brescia sui dispositivi di un 30enne bresciano e di casa in città.

M.B. (queste le iniziali del giovane) è stato arrestato per detenzione di materiale pedopornografico: la misura cautelare è stata convalidata e per lui si sono aperte le porte del carcere di Canton Mombello dove resterà almeno fino all'udienza preliminare. Il blitz nella casa dove viveva con la madre è avvenuto nei giorni scorsi, al termine di un'indagine avviata dal compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Venezia a seguito di una segnalazione inoltrata sul portale www.commissariatodips.it. Un utente, navigando in rete, si era imbattuto nel sito neozelandese Mega.nz e aveva notato la presenza del materiale pedopornografico. 

Grazie alla collaborazione del centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia Online del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, il collaterale neozelandese ha condiviso i dati informatici relativi all'account Mega gestito dall’indagato. Gli agenti della Postale di Brescia, coordinati dall'ispettore Alberto Colosio, sono poi risaliti ai numeri dei cellulare utilizzati dal 30enne bresciano. Infine è scattata la perquisizione domiciliare che ha confermato tutti i sospetti.

Al momento dell'arresto, il 30enne avrebbe anche reso dichiarazioni spontanee confessando agli agenti di gradire particolarmente i video pornografici con protagonisti bambine e adolescenti. Non solo: quando i poliziotti hanno fatto irruzione in casa sua hanno avvertito un forte odore di marijuana. E in effetti, oltre al materiale pedopornagrafico, sono stati trovati, e sequestrati, modesti quantitativi di hashish e marijuana.
 

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