PCB Brescia: nuova ordinanza, ecco i parchi ad accesso vietato
Il Comune di Brescia ha predisposto la nuova ordinanza relativa ai limiti d'utilizzo del territorio verde comunale: il lungo elenco dei parchi pubblici contaminati o quasi, tra zona rossa e zona azzurra
Meno di 24 ore al via per la nuova e annunciata ordinanza, firmata e controfirmata dal sindaco di Brescia Emilio Del Bono, finalizzata “all’imposizione di alcuni limiti all’utilizzo del territorio comunale nella zona sud ovest della città e nel sito di interesse nazionale Brescia-Caffaro”.
Un provvedimento che andrà a sostituire quello ormai ‘vecchio’, e che ha compiuto dieci anni, in riferimento a quelli che sono i parchi pubblici della vasta area contaminata dal Pcb. Tre fasce d’inquinamento, rossa gialla e azzura, e specifiche precise sulla fruizione delle dette aree verdi.
Si comincia da nord, in parallelo al Villaggio Violino, con i parchi di Via Nullo e Via Sorbana, oltre al campo sportivo Calvesi: zona rossa e dunque “siti con livello di inquinamento alto”, accesso vietato alla popolazione.
A scendere le cose migliorano ma non troppo, il parco di Via Gavia è ancora “zona rossa”, il parco di Via Rose (praticamente a fianco) è invece “zona azzurra”, con livello di inquinamento nei limiti di legge.
Libero accesso anche al parco di Via Rose di Sotto, così come per i parchi ‘centrali’ compresi tra Via Livorno e Via Padova, fatta eccezione per il parco di Via Parenzo di cui verrà predisposta un’area chiusa ad accesso vietato, nella zona più occidentale.
Accesso non libero ma quasi per quelli della fascia gialla: vietato lo scavo e l’esportazione del terreno, e obbligo di rispetto delle aree recintate. Dal parco di Via Sorbana Sud a quello di Via Cacciamali, passando per Via Fura e Via Livorno, oltre che Via Ercoliani.
In attesa delle bonifiche “necessarie”, anche se un solo milione in più in arrivo da Roma difficilmente cambierà le cose.
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