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Cronaca Via Nino Bixio

"Cosa caz*o guardi!?", ragazzo pestato e accoltellato dal branco in pieno centro

È accaduto sabato notte nel quartiere Carmine di Brescia, vittima un 22enne bresciano

"Cosa c... guardi!?", poi calci e pugni a raffica, come se fosse un pungiball e non un ragazzo che –  semplicemente – stava trascorrendo una serata di festa sulla scalinata del cinema Eden di Brescia. Accerchiato dal branco, pestato a sangue, e infine accoltellato alla gamba sotto gli occhi esterrefatti di due suoi amici, che nulla hanno potuto.   

Vittima del brutale e insensato pestaggio - avvenuto verso le due di sabato notte al Carmine -  è un 22enne bresciano. A distanza di tre giorni porta sul viso e sul copro i segni della violenta aggressione: il volto tumefatto, colmo di lividi. Sulla testa alcuni tagli e sulla gamba sei punti di sutura. Ammaccato, dolorante e impaurito: non può lavorare e per spostarsi deve usare una stampella.

A ridurlo così sarebbe stata una 'gang' che frequenterebbe spesso il quartiere dalla movida cittadina. Inutile cercare la ragione dietro al pestaggio, perché non c'è alcuna motivazione.

Accerchiato e pestato a sangue

"Stavo chiacchierando con due amici - ci racconta il 22enne che temendo ritorsioni preferisce restare anonimo -  quando è comparso un ragazzo, palesemente ubriaco marcio che urlava come un pazzo, minacciando di spaccare tutto e uccidere chiunque incontrasse. Poi ha cominciato a lanciare i bidoni della spazzatura: io e miei amici guardavano esterrefatti la scena e a qual punto lui si è rivolto a me, urlandomi in faccia cosa c... avessi da guardare. Gli ho risposto a tono e a quel punto lui si è avvicinato e ha cominciato a sferrare calci e pugni che ho cercato di schivare. Poi ho reagito: è stato questo il mio errore."

E in pochi istanti la situazione è degenerata: dai vicoli sarebbero spuntati altri ragazzi e il 22enne sarebbe stato accerchiato in men che non si dica: "Erano in 10 o forse 15 e tutti mi colpivano con calci e pugni - racconta -. Per cercare di limitare i danni e proteggermi l'addome e il busto mi sono buttato a terra, raggomitolandomi su me stesso. Loro continuavano a colpirmi, ovunque, con forza.  A un certo punto ho sentito le urla dell'amica che era con me: poco dopo loro si sono dileguati, forse pensando che qualcuno avesse chiamato la polizia".

Pantaloni inzuppati di sangue

Ma nessuno in quei minuti concitati ha pensato di chiedere aiuto, di chiamare il numero unico per le emergenze. Gli amici hanno aiutato il 22enne rimasto a terra agonizzante a rialzarsi, poi sono corsi verso la macchina, per portarlo a casa. Ed è allora che il ragazzo si è accorto che i suoi pantaloni erano inzuppati di sangue:

"Avevo dolori ovunque, ma non alla gamba: pensavo che mi avessero solo picchiato e non mi ero accorto di essere stato ferito con un coltello - ricorda il 22enne - . Solo dopo diversi minuti ho notato il sangue che usciva abbondantemente dalla coscia e allora siamo corsi in ospedale, alla Poliambulanza".

Una ferita da taglio superficiale, per fortuna, che non ha raggiunto vene o arterie: "Mi hanno tenuto in pronto soccorso una nottata in osservazione e poi - fortunatamente - il giorno dopo mi hanno dimesso. Ma ne avrò per un bel po', almeno per altri 15 giorni."

Il ricovero e la denuncia

L'episodio è stato denunciato alla Polizia, che sta svolgendo le indagini per rintracciare gli autori della folle aggressione. Informazioni utili potranno arrivare dalle telecamere della zona, anche se pare che quelle del Cinema Eden non fossero in funzione. Ma anche la testimonianza della vittima è un buon punto di partenza: i volti degli aggressori non sarebbero infatti nuovi per il 22enne.

"Sono tutti ragazzi che ho già visto, perché fanno parte di una gang del Carmine e potrei riconoscere ognuno di loro. Non è nemmeno la prima volta che mi aggrediscono: l'anno scorso mi avevano picchiato perché mi ero rifiutato di dar loro una sigaretta. Quella volta non avevo denunciato, volevo risolvere la questione da solo. Ma ora è arrivato il momento di mettere un freno alle loro azioni: sono degli esaltati della musica trap che si divertono a picchiare la gente."

E il pensiero del 22enne è rivolto ad altri ragazzi, potenziali facili bersagli della banda che - a quanto pare - sta terrorizzando i tanti giovani che frequentano il Carmine. Per questa ragione ha deciso di fare lo snitch - termine anglofono usato dai giovani per descrivere chi fa la spia -  e denunciare anche a noi di Bresciatoday.it quando gli è accaduto. 
 

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