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"Non staccate la spina al giovane padre", 200 nomadi occupano il Civile

Erano circa in 200, tutti ammassati nei corridoio e nella sala d'attesa del reparto di Rianimazione. Una mobilitazione di massa per evitare che venissero staccati i macchinari a un 36enne, colpito da un aneurisma cerebrale

Si sono radunati in massa nella sala d'aspetto del reparto di Rianimazione, per chiedere ai medici di non staccare la spina a un paziente colpito da un aneurisma cerebrale: la protesta è andata in scena nel tardo pomeriggio di mercoledì all'ospedale Civile di Brescia.

Protagonista un'intera comunità di nomadi del Bresciano: erano circa in 200 a sperare nel miracolo e a chiedere di procrastinare il distacco dalle macchine di un 35enne, membro del clan e padre di tre figli. Una protesta, pare senza toni accesi, che sembra avere sortito il risultato sperato.

L'estubazione sarebbe stata rimandata al giorno successivo, consentendo così ai membri della comunità di rispettare la tradizione e pregare affinchè le condizioni del giovane, colpito nei giorni scorsi da un aneurisma cerebrale, migliorassero miracolosamente.

Non pochi, ovviamente, i disagi creati: corridoi ingolfati e passaggi quasi bloccati hanno indispettito le tante persone che si dovevano recare a fare visita a parenti e amici ricoverati nei reparti del satellite Ovest dell'ospedale cittadino. A evitare scontri e tensioni ci hanno pensato Carabinieri e Polizia. 

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