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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Saviore dell'Adamello

La montagna si spopola: la «moria» di residenti nei piccoli paesi

I piccoli paesi di montagna, secondo i dati raccolti da gennaio 2000, continuano a perdere residenti che, causa soprattutto la crisi, decidono di spostarsi verso la metropoli cittadina in cerca di lavoro

I piccoli paesi di montagna della provincia di Brescia si stanno svuotando lentamente. Tra i paesi più colpiti c’è Saviore dell’Adamello, che all’anagrafe registra un meno 179 abitanti negli ultimi 11 anni.

Tra i vari motivi dello spopolamento c’è, al primo posto, la ricerca di nuove opportunità lavorative, ma anche il bisogno sempre più sentito di una maggiore qualità di vita se, per “qualità di vita”, si intendo tutte quelle possibilità di svago e di intrattenimento ludico e culturale che la montagna non offre, soprattutto nei mesi invernali.

Inoltre, molto persone che lavorano in città come pendolari, a causa della mancanza di servizi di trasporto adeguati, e per il traffico e la problematicità delle strade, spesso decidono di trasferirsi vicini al luogo di lavoro.

Altre perdite rilevanti, oltre a Saviore, sono state registrate da Ponte di Legno che, dal primo gennaio 2000 al 31 agosto 2011, ha visto una diminuzione dei residenti pari a 108 unità. Seguono Cevo con 106, Capovalle con 100 e Valvestino con 98.

Insomma, la nostra provincia, oltre a essere oggetto di migrazioni dall’esterno (Brescia è la prima città italiana per percentuale di migranti rispetto al numero totale dei residenti), sta diventando sempre di più un realtà migratoria totale, con flussi di persone che, indipendentemente dalla nazionalità, tendono sempre più a convergere verso la metropoli cittadina.
 

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