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Cronaca

Sulle tavole bresciane ancora formaggio contaminato

Non solo Grana Padano, ma mozzarella, provola e ricotta: formaggi che sarebbero stati già distribuiti commercialmente da aziende casearie che sapevano della contaminazione

Non solo Grana Padano, di cui ne sono già state sequestrate più di 4000 forme, valore commerciale circa 1 milione e mezzo di euro. Ma anche mozzarella, provola e ricotta. Con il coinvolgimento di alcune aziende compiacenti. Il latte contaminato costava poco, produrre il formaggio sarebbe stato un affare. Lo scrive il Giornale di Brescia.

Sono i nuovi ed inquietanti sviluppi dell'indagine sul latte contaminato da aflatossine – micotossine prodotte da funghi e considerate molto tossiche, tra le sostanze più cancerogene del pianeta – che ha portato appunto al sequestro di 4000 forme di Grana e all'iscrizione di una trentina di persone nel registro degli indagati, poi diventate 60.

Ma se il Grana (forse) non è mai uscito dagli stabilimenti della produzione, sui banconi e sulle tavole anche bresciane ci sarebbero finite le mozzarelle, le provole, le ricotte. Sarebbero infatti due le aziende casearie coinvolte direttamente o indirettamente. Avrebbero 'accettato' il latte a basso costo, sapendo che era contaminato.

Da qui la produzione di formaggio a costo altrettanto basso. Pronto per essere distribuito nei canali 'classici': e se qualcuno proprio non lo sapeva, ed è stato vittima di una frode in commercio, qualcun altro invece avrebbe saputo. E l'avrebbe venduto lo stesso.

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