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Cronaca

Tradisce il fidanzato, viene scoperta e si inventa uno stupro

Aveva accusato l'uomo con cui aveva avuto una relazione di averla violentata: ora rischia di finire a processo per calunnia

Tradita dalle intercettazioni telefoniche e dalle - pare molte - contraddizioni in aula. Così da parte offesa di un processo per violenza sessuale rischia di finire imputata in un dibattimento per calunnia. Protagonista della vicenda giudiziaria è una 22enne, che di professione fa la badante. Avrebbe inventato una violenza sessuale per nascondere un tradimento.

Nell'estate 2020 aveva accusato di stupro un conoscente, il quale - da qualche giorno - era ospite nella casa che divideva con il fidanzato. La donna aveva raccontato che lui aveva atteso l'uscita del compagno per aggredirla alle spalle. Non solo: aveva riferito di essere stata ferita al collo.

Per questa ragione l'uomo era finito alla sbarra con accuse pesantissime: violenza sessuale e lesioni con arma. Durante l'udienza sarebbe però emersa un'altra verità: l'imputato è stato assolto e il giudice - su richiesta del pubblico ministero - ha disposto la trasmissione degli atti alla procura perché valuti se procedere, per calunnia, nei confronti della giovane.

La svolta grazie alle intercettazioni telefoniche. Una chiamata, in particolare, è finita al centro del dibattimento: quella tra la giovane e l'imputato, avvenuta poco dopo il presunto stupro. Dalla conversazione emergerebbe che il rapporto sarebbe stato consenziente e che lei si sarebbe inventata la violenza per nascondere il tradimento al compagno. 


 

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