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Cronaca

Morto papà bresciano: volto noto del basket, lascia due giovani figli

Italo Manini si è spento pochi giorni fa a soli 56 anni: ha fatto parte della squadra che, a cavallo tra gli anni '70 e '80, ha portato sul gradino più alto la Pallacanestro Gardonese

La pallacanestro Gardonese piange Italo Manini, storico membro della società e giocatore degli anni '70 e '80. Classe 1959, si è spento lunedì, stroncato da un male incurabile che l’aveva colpito qualche  anno fa. Una vita per la pallacanestro, quella di Manini, che ha mosso i primi passi sui parquet della Val Trompia con la casacca della Gardonese, contribuendo a  portare la squadra  in serie C alla fine degli anni '70. 

Un gigante buono, così definiscono l'ex guardia i compagni di squadra con i quali ha condiviso tante battaglie, anche quella più difficile della sua vita: il subdolo nemico che non è riuscito a sconfiggere. "Ti ricorderemo sempre per la tua carica di simpatia e umanità", scrivono gli amici e gli ex compagni. 

"Italo resterà nel cuore di tanti, per sempre. Conoscerlo è stato un immenso piacere, essere il suo allenatore è stato un privilegio speciale". Sono le parole di Maurizio "mocio" Cremonini,  stimato tecnico bresciano, oltre che istruttore federale, tra i primi ad aver allenato Italo. 

Giocatore amato e stimato, ma anche padre premuroso e presente: oltre  alla moglie Emanuela, lascia gli amati figli Alessandra e Andrea, la mamma Ninì, le sorelle Pucci, Betty e Laura. I funerali si svolgeranno giovedì 23 giugno alle ore 15.30 nella Parrocchia di Santa Giulia del Villaggio Prealpino. 

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