Oro e gioielli per 120mila euro: sgominata banda di rapinatori

I Carabinieri della Compagnia di Brescia hanno sgominato una banda italo-albanese di sette persone – due capi, cinque sicari e due a supporto per lo smercio di quanto rubato – che in poco più di due mesi, sul finire della scorsa estate, avrebbero messo a segno la bellezza di 13 colpi in villa e in appartamento, per un bottino complessivo – perlopiù oro e gioielli – di oltre 120mila euro.

Due in manette, un operaio di 36 anni e un altro di 31: gli altri cinque sono tutti indagati, e a vario titolo. I due arrestati erano i veri capibanda, si occupavano di coordinare furti e rapine, avvenute tra agosto e ottobre non solo in città, ma in lungo e in largo in tutta la provincia: Bedizzole, Castenedolo, Castelmella, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Roncadelle, perfino a Sirmione. Territori in cui spesso avevano una 'base', appartamenti affittati in cui rifugiarsi al termine dei furti, o in cui 'parcheggiare' la refurtiva.

Come detto soprattutto oro e gioielli, con 'botte' anche da 30mila euro, come in quel furto a Castenedolo, in una villa di periferia. Agivano di notte oppure durante l'ora di cena; colpivano in appartamenti, ville e villette, spesso anche in zone non troppo isolate. In certi casi risalivano fino ai piani alti, utilizzando le grondaie come vie di fuga.

Ai due 'titolari', gli arrestati, si aggiungevano spesso cinque sicari, in arrivo a rotazione anche dalla province di Bergamo e Milano. Poi gli ultimi due della filiera: tra di loro anche una donna, fidanzata di uno dei 'capi', che si occupava di rivendere la merce ad un compra-oro compiacente, anche lui indagato.