Muore il patriarca dei Sinti, attese più di 2000 persone ai funerali
Sabato 28 febbraio l'ultimo saluto a Gabrielle Losetto, patriarca dei Sinti bresciani morto a San Polo a 70 anni dopo una lunga malattia. A Brescia sono attese più di 2000 persone
Sono già decine le roulotte che hanno ‘invaso’ il piazzale antistante il campo da rugby della Maggia, a San Polo. E saranno forse più di 2000 le persone che sabato mattina, dalle 10 a San Bartolomeo, arriveranno a Brescia per portare l’ultimo e caloroso saluto a Gabriele Losetto, uno dei massimi esponenti dell’etnia dei Sinti del Nord Italia, morto pochi giorni fa a soli 70 anni, stroncato da una malattia che da tempo lo accompagnava.
Negli ultimi tempi era peggiorato, è morto nel suo letto circondato dalle persone che amava, in particolare la moglie e la figlia. Non era un ‘capo’, di quelli che prendono le decisioni che contano. Ma era una sorta di patriarca, un ‘saggio’ a cui in tanti chiedevano consiglio, uno degli anziani più rispettati di una lunga e numerosa dinastia. Si racconta che abbia più di dieci figli, e solo tra Lombardia e Veneto.
Da più di 30 anni stava a Brescia, arrivato da Conegliano. Specialista nella raccolta e nel trasporto di metalli, si era fatto un nome importante tra i Sinti italiani. E sabato lo ricorderanno in tanti, con una cerimonia di quelle che difficilmente si dimenticano. La Polizia Locale è già in allerta, come detto sono attese più di 2000 persone.
Arriveranno da tutta Italia, dal suo paese natale ma anche da Roma e dalla Sicilia. Oltre a diverse delegazioni europee, già in partenza da Francia e Germania, Spagna e Romania.
