Il terrorista abitava di fronte alla chiesa: “Scorrerà il sangue in questa via”
Gafurr Dibrani viveva con la famiglia in una palazzina di proprietà del comune: le finestre di casa davano su una chiesa. In paese lo descrivono come un ragazzo educato e molto riservato: nessuno si sarebbe mai immaginato che fosse pronto al martirio
Nato in Kosovo ma cresciuto nel piccolo comune della Bassa Bresciana, dove è arrivato a solo 13 anni, ha studiato alle scuole medie di Gambara e frequentava i negozi e i bar di Fiesse quotidianamente. Quasi tutti i commercianti lo conoscono di vista e lo descrivono come un ragazzo molto educato e cordiale: "Uno che non hai mai creato problemi".
"Sono stata la sua vicina di casa per anni - racconta una donna -, ma oltre i normali convenevoli non siamo mai andati: era molto riservato. Spesso lo vedevo indossare la tunica tradizionale e recarsi in un capannone qui vicino, dove si ritrovano a pregare, ma non avrei mai pensato che fosse un potenziale terrorista."