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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza idrica: dai laghi ai fiumi, rischio disastro ambientale

Agosto senza pioggia, riserve agli sgoccioli: dalla Valsabbia al Garda riunioni straordinarie per arginare il rischio emergenza idrica, sul lago d'Idro già si parla di "disastro ambientale". Ma per motivi umani, e non naturali

Basta guardarsi intorno per accorgersi che qualcosa non funziona. Ad agosto piove poco, da un bel po’ di tempo, quest’anno invece sembra non abbia piovuto proprio per niente. La conferma arriva dall'l'Osservatorio climatico regionale, secondo il quale è l'estate con meno precipitazioni degli ultimi 66 anni, ovvero da quando sono iniziate le registrazioni.

La Provincia di Brescia chiama a raccolta le proprie risorse idriche, i suoi fiumi che appaiono secchi secchi, i laghi bresciani il cui livello d’acqua scende a vista d’occhio, e lo testimoniano quelle rocce che di solito non si vedono, o le spiagge ben più lunghe del previsto.

Il primo allarme in realtà è arrivato dalla Valsabbia e dal Comune di Serle, con il sindaco Zanola che chiedeva ai cittadini di “non utilizzare l’acqua se non per scopi umani”, una piccola emergenza che ha richiamato le prime extra autobotti, e che dovrebbe coinvolgere anche i paesi vicini, Nuvolento in testa. A parte il lago, anche sul Garda si sente che l’acqua scarseggia, e lo dimostrano le diverse riunioni straordinarie targate Garda Uno, il gestore idrico della Valtenesi e del Basso Garda.

Poi c’è il capitolo fiumi, Mincio Mella Chiese, e una portata d’acqua sempre ridotta, rive che si allargano e una visuale che richiama l’emergenza Po, non troppo lontano da noi e che fa da esempio per molti. Con il rischio agricolo, e coltivazioni molto esigenti che potrebbero non essere soddisfatte a sufficienza (mais in primis) e l’altra necessità impellente e irrinunciabile, l’acqua per le industrie.

C’è pure il lago d’Idro, dove i cittadini già parlano di “disastro ambientale”, con “l’interruzione del deflusso minimo da parte del commissario regolatore” che sta facendo uscire l’acqua del lago dalla Galleria Enel anziché dal fiume emissario. L’alveo è in secca, i pesci boccheggiano, e non resisteranno a lungo.

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