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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Monticelli Brusati

Quintali di marijuana, chili di cocaina: al centro di tutto la ex del barista scomparso

Emergono nuovi e inquietanti collegamenti tra la scomparsa del barista bresciano Roberto Bracchi e il giro di droga di città e provincia: intanto sono 19 le misure di custodia cautelari, con sequestri di quasi tre quintali

La droga veniva poi stoccata a casa dei “magazzinieri”: di certo uno era a Gussago, pare ce ne fosse un altro anche a Brescia Due. Ai vertici dell’organizzazione il 38enne albanese Neroid Shuhani, affiancato da colei che per gli inquirenti può essere considerata il suo “braccio destro”, la 51enne bresciana Daniela Boniotti, tra l’altro socia di Bracchi nella gestione del bar Giardino e pure sua ex fidanzata.

L’ombra della droga sulla scomparsa del barista bresciano: l’unica pista realistica secondo i familiari, che sembra sapessero tutto della sua attività illecita (il fratello ha dichiarato che Roberto Bracchi spacciasse droga). Una  versione che era stata confermata anche da Boniotti, anche se la donna poi avrebbe dichiarato di esserne uscita.

Dichiarazioni smentite dai fatti dell’inchiesta: Boniotti era spesso a fianco di Shuhani, anche quando il “boss” si muoveva in trasferta, soprattutto in Olanda, per trattare e portare a termine le compravendite di droga. Tra i capi dell’organizzazione criminale anche Luan Shuhani, fratello del boss, e Robert Kasemi, che invece era suo nipote.

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