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Giovedì, 28 Marzo 2024

Ordini in chat, consegne via posta: sequestrati oltre 4mila farmaci dopanti

Perquisizioni nelle palestre di tutt'Italia, anche nel Bresciano. In tutto sono 38 le persone indagate per traffico/consumo illecito di sostanze e farmaci ad azione donate

Ordinazioni in chat come Telegram per poi farsi recapitare sostanze dopanti, provenienti da Polonia e India, in grado di aumentare sconsideratamente le prestazioni atletiche. Un traffico bloccato dai carabinieri del Nas di Firenze che chiude così l'indagine - denominata Mito (facendo riferimento al culto della bellezza estetica nel culturismo) - volta al contrasto del traffico/consumo illecito di sostanze e farmaci ad azione dopante.

Farmaci dopanti dalla Polonia e dall'India

L’attività d’indagine, avviata nel novembre 2018 e diretta dal maggiore Pasqualina Frisio con il coordinamento dalla Procura di Firenze, ha tratto origine dal sequestro, avvenuto in un ufficio postale di Figline Valdarno, di un plico, proveniente dalla Polonia, contenente sostanze vietate per doping, anche ad azione stupefacente. La successiva perquisizione eseguita a carico del destinatario del pacco, un personal trainer che esercitava la professione in alcune palestre della provincia di Firenze, ha consentito il sequestro di ulteriori numerose compresse e fiale di sostanze analoghe. In particolare sono state trovate 15 fiale di farmaco dopante, a base della sostanza stupefacente nandrolone, proveniente dall'India e prive di autorizzazione all’immissione in commercio nel territorio dello Stato Italiano.

La cabina di regia nel Torinese

Le investigazioni hanno permesso di portare i militari fino a quelle che è considerata la cabina di regia dello smistamento, un 27enne che dalla provincia di Torino smistava le sostanze - dopo aver preso accordi in chat - facendo recapitare i prodotti ai clienti utilizzando un mittente che non potesse ricondurre a lui. 

I plichi arrivavano in tutta Italia, attraverso la vendita ad una consolidata rete clientelare composta da 36 persone tra frequentatori di palestre e body- builders amatoriali, tutti denunciati all’autorità giudiziaria per ricettazione, per aver acquistato sostanze ad azione dopante di provenienza illecita.  Sono state tracciate oltre un centinaio di spedizioni di plichi, con versamento di denaro su carte Postepay, intestate o in uso all’indagato, per una somma di 50mila euro.

Perquisizioni nel Bresciano

Nei giorni scorsi, un anno dopo dall’inizio delle indagini, è scattata l’operazione che ha interessato diverse regioni d’Italia: 150 militari del comando carabinieri per la Tutela della Salute e dell’Arma Territoriale, nelle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Catanzaro, Como, Cremona, Cuneo, Ferrara, Latina, Messina, Padova, Palermo, Pisa, Roma, Savona, Siracusa, Terni, Torino, Trapani, Udine, Vibo Valentia e Vicenza hanno eseguito 36 decreti di perquisizione locale e personale, che hanno portato al sequestro di 3.719 compresse e 604 fiale di farmaci/sostanze anabolizzanti (steroidi, ormoni, estrogeni, eritropoietina, nandrolone) per un valore di 35.000 euro, che si aggiungono alle quasi 500 unità già sequestrate nel corso delle indagini.

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