Ex direttore di banca non paga la parcella, il suo avvocato cerca di farlo arrestare
La vicenda rischia ora di approdare in un'aula di tribunale. L'uomo deve rispondere di insolvenza fraudolenta: ad accusarlo è il suo ex difensore
Una vicenda davvero particolare, che vede protagonisti un ex direttore di banca e il suo avvocato difensore: una giovane civilista. L'uomo, dai trascorsi non proprio limpidi, è velocemente passato da essere parte lesa a possibile imputato di un processo per insolvenza fraudolenta.
La storia è raccontata sulle pagine del Giornale di Brescia. L'ex direttore di banca si rivolge all'avvocatessa del foro bresciano per recuperare un credito da 40mila euro. All'inizio tutto sembra filare liscio: l'uomo salda l'acconto (circa 400 euro) e poi versa un anticipo di 250 euro. Il legale si mette al lavoro per cercare di capire che fine hanno fatto i 40mila euro, ma senza avere fortuna.
Arrivato il momento di saldare la parcella di circa 3mila euro, l'ex direttore di banca fa però perdere le sue tracce e l'avvocatessa si accorge di non essere in grado di reperirlo: i precedenti pagamenti erano stati effettuati in contanti, il documento fornito è un passaporto che non riporta il luogo di residenza del cliente.
Sentendosi truffata, la donna decide di denunciare l'ex cliente, demandando ad altri l'incarico di trovarlo. Malgrado ciò è lei la prima a scovarlo: l'incontro casuale avviene proprio in tribunale - luogo che l'uomo sarebbe solito frequentare - in una mattinata d'autunno.
Un incontro-scontro piuttosto movimentato: la donna avrebbe afferrato l'ex direttore per un braccio, ricordandogli la parcella da saldare. Lui avrebbe reagito impugnando il telefono e chiamando il suo avvocato penalista, per capire se ci fossero gli estremi per denunciare la civilista. A dirimere la questione ci pensa la polizia: l'uomo viene invitato a recarsi in questura dove non scattano le manette, ma gli viene recapitato un faldone di atti giudiziari.
Chiusa la fase delle indagini preliminari effettuate dalla procura, l'uomo e il suo ex difensore potrebbero trovarsi nuovamente faccia a faccia in aula di tribunale: davanti a un giudice l'ex direttore dovrà rispondere di insolvenza fraudolenta.