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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Piazza della Loggia

Brescia, nel 2013 un'aria irrespirabile: la peggiore della Lombardia

Balotta, Legambiente: "Serve un piano della mobilità e dell'aria che privilegi il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile"

Dalle centraline Arpa arrivano i dati che in Lombardia l’aria è di nuovo in cattive condizioni, nonostante il 2013 sia stato fino a ora un anno di frequenti piogge.

A pochi giorni dall’inizio della stagione dello smog, tutti i capoluoghi (fanno eccezione Lecco Como e Varese) hanno abbondantemente superato il limite di 35 giorni l’anno, con i livelli già oltre la soglia massima consentita di 50 mg di PM10.

Brescia si trova nel triste ruolo di capofila, raggiungendo la quota di ben 55 giorni di aria malsana. Al secondo posto Milano con 50 giorni, al terzo Monza con 46 superamenti seguono Bergamo e Lodi con 45, Pavia con 44, Mantova con 41 e Pavia e Cremona con 40 giorni.

"Tutto consiglierebbe - commenta Dario Balotta, Responsabile trasporti Legambiente Lombardia - di fare meno strade e di sviluppare la rete di trasporto pubblico urbana ed extraurbana ed i servizi di mobilità sostenibile, ma invece la regione continua a sostenere la realizzazione di nuove autostrade in Lombardia".

"Mentre i cittadini sono pronti a lasciare a casa le loro automobili - continua -, le FS tralasciano il trasporto pendolari per dedicarsi esclusivamente al ricco segmento dell’alta velocità. Ma sulla Alta Velocità viaggiano meno di 100 mila passeggeri al giorno contro i 2,4 milioni di pendolari che utilizzano la rete tradizionale".

La Lombardia, inoltre, è l’unica regione europea che nelle sue città non è dotata di una efficace integrazione tariffaria (biglietto unico treno/autobus). I treni e gli autobus sono vecchi e spesso neppure gli orari delle corse sono integrati tra loro. Le strade sono invase dai Tir, che però viaggiano al 50% vuoti a causa di una logistica frammentata.

Per Balotta, non è più procrastinabile "un piano della mobilità e dell’aria che privilegi il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile, e che introduca forme di competizione nell’affidamento delle concessioni urbane, extraurbane e ferroviarie sul modello del nord Europa".

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