Allarme cromo a San Bartolomeo, ma A2A respinge le accuse
La lettera di quindici famiglie a Comune e A2A: "Nell'acqua dei nostri rubinetti valori di cromo VI ben oltre il limite di legge". La multi-utility smentisce presentando le contro-analisi: "Tutto nella norma"
Nuovo allarme inquinamento a Brescia, a seguito della segnalazione di un gruppo di famiglie residenti in zona San Bartolomeo, in una palazzina di Via Razziche. Almeno quindici i nuclei familiari che avrebbero firmato una lettera di denuncia, per l’elevatissima concentrazione di cromo VI esavalente presente nell’acqua che sgorga dai loro rubinetti.
A fronte di un limite di legge per molti già ‘generoso’, di 50 microgrammi per metro cubo, in quel condominio la quota è andata ben oltre: i campioni prelevati segnalano invece la presenza di almeno 65 microgrammi ogni metro cubo di acqua erogata.
Su esplicita richiesta dell’amministrazione comunale la multi-utility A2A (che gestisce rubinetti e acquedotti) ha già provveduto ad una vasta serie di analisi territoriali, per confrontare i dati presentati dalle famiglie di San Bartolomeo.
Allarme rientrato, secondo il colosso che gestisce il servizio: i primi risultati, spiegano, “hanno confermato i valori costanti da diversi mesi, e compresi tra un minimo di 2 microgrammi per litro e un massimo di 11,2 microgrammi, ampiamente sotto i limiti”.