rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cevo

Valcamonica: allarme scabbia, quaranta persone contagiate

Il focolaio rintracciato a Cevo, in una donna straniera poi ricoverata all'ospedale di Edolo. La malattia causa desquamazione della pelle e un intenso prurito

Si pensava fosse una malattia ormai completamente debellata, invece la scabbia sta tornando a diffondersi in Italia e in tutta Europa, provincia di Brescia compresa. L'allarme è scattato negli ultimi giorni in Valcamonica, dove si registrano già una quarantina di persone contagiate.

Valcamonica: allarme scabbia,
profilassi anche per familiari dei malati

Non è chiaro dove sia scoppiato il focolaio. Sembra che tutto abbia avuto inizio un mese fa da una donna straniera, residente a Cevo, poi ricoverata all'ospedale di Edolo: qui avrebbe infettato diversi operatori. Era stato il medico di famiglia a consigliarle di farsi visitare in ospedale, in quanto non riusciva a spiegarsi l'origine del suo incessante prurito alla pelle.

Difficile capire come la malattia sia arriva in valle. Il contagio avviene solo attraverso il contatto diretto con un'epidermide infetta, e c'è bisogno di circa due-tre settimane d'incubazione prima che si manifestino i primi sintomi.

Ora sembra che l'ospedale sia stato completamente sterilizzato, mentre le persone alle prese con desquamazione della pelle e  intenso prurito sono ancora una quarantina, distribuite tra i comuni di Cevo, Berzo Demo, Capodiponte e Cerveno.

L'Asl locale cerca comunque di rassicurare la popolazione, ricordando che si tratta di una semplice malattia infettiva causata da un acaro. Certo, il fastidio è tanto, ma nulla che non si possa curare. Martedì sera, intanto, alle 20.30 il Comune di Cevo ha organizzato un incontro informativo per provare a ridimensionare l'allarme ormai diffusosi tra la popolazione.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valcamonica: allarme scabbia, quaranta persone contagiate

BresciaToday è in caricamento