Dà fuoco alle cella, nel carcere scoppia il caos: 3 agenti intossicati
Un altro avrebbe riportato la frattura di due dita della mano nel tentativo di sedare la ‘rivolta’ degli altri detenuti
Un pomeriggio di fuoco e fiamme. Ma anche di alta tensione e di disordini. Siamo a Canton Mombello, il carcere cittadino intitolato a Nerio Fischione, teatro, negli ultimi mesi, di gravi disordini. “Un’escalation senza fine”, com’è stata definita dalle rappresentanze sindacali. Il bilancio della domenica pomeriggio di follia è di 4 agenti finiti ospedale: tre sono rimasti intossicati dal fumo, mentre un quarto avrebbe riportato la frattura di due dita della mano.
L'incendio, poi il caos
Tutto è cominciato quando un detenuto ha dato fuoco alla propria cella. Il fumo si sarebbe immediatamente propagato in tutta la sezione, con il rischio di dover evacuare tutti gli altri detenuti. Mentre gli agenti intervenivano per mettere in salvo il carcerato che aveva appiccato il fuoco, è scoppiata la ‘rivolta’ degli altri detenuti: "si sono resi responsabili di gravi disordini, spaccando di ogni all’interno delle proprie celle e lanciando di ogni contro i poliziotti in servizio", si legge nel comunicato stampa diramato dalla Fp Cgil.
La 'rivolta' degli altri carcerati
Anche gli altri detenuti hanno temuto per la propria incolumità e sicurezza: hanno reagito cercando di aggredire il responsabile dell’incendio e i poliziotti hanno dovuto proteggerlo. Ore davvero concitate: per sedare la ‘rivolta’ e riportare la calma è stato necessario richiamare alcuni poliziotti fuori servizio. Non solo: a Canton Mombello è arrivata anche un’aliquota del personale di polizia penitenziaria del carcere milanese di San Vittore, guidata da un dirigente di alto profilo professionale. Il direttore dell’istituto ha curato l'interlocuzione con i facinorosi: i disordini sono rientrati solo in serata.
Il grido d'allarme
Sulla vicenda è intervenuto Calogero Lo Presti, coordinatore regionale della Fp Cgil polizia penitenziaria, che ha lanciato - ancora una volta - un grido d’allarme:
"Il personale in servizio al Nerio Fischione è letteralmente esausto e stufo di rischiare quotidianamente la propria incolumità fisica e personale a causa di certi soggetti, evidentemente, instabili psicologicamente ed ingestibili. Tra l’altro, questo detenuto, qualche settimana fa, si è reso responsabile di una aggressione nei confronti di un poliziotto senza che l’amministrazione abbia preso dei seri ed urgenti provvedimenti di allontanamento dall’Istituto bresciano. Sono ormai innumerevoli gli atti di intemperanza e di disordini che mettono a dura prova la professionalità dei poliziotti che, purtroppo, sovente sono la parte soccombente".