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Cronaca

Mensa e scuolabus ai bimbi rom: paga la Cgil e la società civile

Accesso negato alla mensa ai bimbi sinti e rom: si sblocca la situazione. Con il pagamento dell'ultimo anno di debiti il Comune si dichiara disponibile a riattivare il servizio. Galletti e Valenti: «Sosteniamo una soluzione celere per il bene dei bambini, ma confermiamo la critica per l'approccio sbagliato della Giunta nell'affrontare la crisi»

Lasciamo stare i bambini e tuteliamo il loro diritto ad andare a scuola.

Così Damiano Galletti, segretario generale della Camera del Lavoro e Franco Valenti, presidente della Fondazione Piccini annunciano la volontà di ritenere accettabile la proposta di mediazione del Comune di Brescia rispetto al servizio mensa negato a 321 bambini e bambine residenti (il 2,9% del totale degli alunni che frequentano le scuole cittadine) e figli di genitori di numerose nazionalità, italiani compresi.

Il Comune comunica che il debito accumulato da tutte le famiglie residenti in difficoltà nel corso dell'ultimo anno scolastico è di circa 16mila euro. La Cgil e la Fondazione Guido Piccini, insieme ad altre associazioni della società civile, si attivano per provvedere al pagamento del debito. Con questo impegno il Comune assicura di garantire ai 321 bambini la possibilità di usufruire dei servizi di mensa e scuolabus anche per l'anno scolastico in corso.

"Continuiamo a ritenere profondamente sbagliata la decisione del Comune quando ha deciso di escludere i bambini dai servizi scolastici - affermano Galletti e Valenti -: mensa e trasporto scolastico sono parte integrante del processo educativo e da qui sarebbe stato opportuno partire prima di prendere qualunque provvedimento. Questa giunta ha sottovalutato e sottovaluta le ricadute sociali della crisi economica che colpisce sempre più le famiglie".
 

La protesta in piazza Loggia: guarda il servizio
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La disponibilità a far fronte al debito da parte di tutti coloro che parteciperanno a raccogliere la somma necessaria, fa sapere la Cgil, non deve essere interpretata come una sostituzione degli obblighi dell'ente locale, ma come una sorta di "moratoria" che mette al riparo i diritti dei bambini e consente di aprire una riflessione "senza il fiato sul collo".

"I servizi sociali - scrive ancora il sindacato -, soprattutto in tempi di crisi, devono mettere più risorse e progettualità in grado di garantire la coesione sociale. È necessario valutare con attenzione ogni situazione di sofferenza e, aggiungiamo, mettere mano anche al regolamento comunale per impedire che venga negato l'accesso a scuola ai bambini figli di genitori 'morosi' con la scusante che la scuola materna non è obbligatoria".

La situazione di crisi è diffusa a Brescia e anche in altre città si assiste a proteste analoghe di famiglie che non riescono più a pagare le rette per la mensa a scuola: "Non si tratta di chiedere la gratuità per tutti, nessuno lo pretende e forse sarebbe anche ingiusto: è però necessario valutare con discernimento le condizioni socio-economiche delle singole famiglie".

I cartelli dei bimbi rom © Giovanni Pizzocolo


Rispetto alla situazione nel campo rom di via Borgosatollo, da cui è partita la questione, è opportuno ricordare che tutte le famiglie interessate sono residenti a Brescia da più di cinque anni e che, fino al 2011, sono state oggetto di relazione sociale collettiva di indigenza disposta dal Settore Servizi Sociali: "Riteniamo - conclude la Cgil - che il provvedimento del Comune abbia rivestito quasi più una logica di tipo punitivo nei confronti di famiglie che una chiara volontà di accompagnamento delle stesse".

Per chi volesse, è stato aperto un conto corrente per poter garantire il diritto alla mensa e allo scuolabus per i bambini bisognosi. Queste le coordinate bancarie:

BANCA POPOLARE ETICA BRESCIA - AGENZIA DI VIA MUSEI 31 A BRESCIA
CONTO CORRENTE INTESTATO A: "TUTTI A SCUOLA"
NUMERO CONTO 00000149312

IBAN IT 97 M 05 01811200000000149312

Domani, nella sede della Camera del Lavoro, alle ore 16 ci sarà una riunione aperta a tutte le associazioni disponibili a contribuire alla soluzione. Seguirà alle 18 l'incontro a palazzo Loggia con l'Amministrazione Comunale per definire nei dettagli l'intesa.

 

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