Prima evade, poi bussa alle porte del carcere: "Ho sbagliato, scusatemi"
Si è presentato spontaneamente il detenuto che giovedì pomeriggio aveva fatto perdere le sue tracce. Il 50enne bresciano, condannato per reati contro il patrimonio e spaccio di droga, rischia un inasprimento della pena
Una latitanza durata solo 6 giorni, che potrebbe però costargli parecchio cara: la sua pena potrebbe essere allungata di almeno altri sei mesi. Tanto rischia il 50enne bresciano che lo scorso giovedì è evaso dal carcere di Verziano, per poi farvi spontaneamente ritorno nel tardo pomeriggio di martedì.
L'uomo, un bresciano di 50 anni, era stato arrestato per spaccio di droga e reati contro il patrimonio, da qualche tempo godeva della semilibertà: ogni mattina lasciava la casa circondariale per andare a lavorare nell'azienda di famiglia per poi rientrare in serata, non oltre le 22.
Giovedì scorso non si è più ripresentato in cella finito il turno di lavoro. La mattina successiva erano scattate le ricerche, che si erano concentrate soprattutto nella zona del Villaggio Sereno e Fornaci, da dove pare fossero giunte segnalazioni attendibili.
Di lui però nessuna traccia, almeno fino a martedì pomeriggio, quando ha bussato alle porte del carcere per consegnarsi. Agli agenti della polizia penitenziaria che lo hanno accolto avrebbe pure chiesto scusa: "Ho sbagliato, eccomi", avrebbe detto l'uomo. Un colpo di testa, forse dovuto alla dipendenza dagli stupefacenti, che potrebbe peggiorare parecchio la sua situazione 'carceraria'.
All'appello manca ancora un detenuto: nelle scorse settimane pure un 50enne magrebino, al quale era stata concessa la semilibertà, sarebbe evaso dal carcere cittadino. L'uomo avrebbe dovuto scontare soltanto gli ultimi 4 giorni, poi sarebbe scattato il decreto d'espulsione.