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Cronaca Borno

Donna decapitata e tagliata in 15 piccoli pezzi: il mistero dell'orrore

Il macabro ritrovamento che sconvolge tutta la valle

Non è ancora stato identificato il corpo senza vita, bruciato, smembrato e fatto a pezzi trovato a Paline di Borno, piccola frazione (da poco più di 70 abitanti) al confine con la val di Scalve e la provincia di Bergamo. Proprio sotto il cartello che divide le due province sono stati individuati i quattro sacchi neri che contenevano i resti della vittima, che di sicuro è una donna e potrebbe avere tra i 35 e i 50 anni. Non è chiaro quando e come è stata uccisa: sta di fatto che è stata fatta a pezzi, con precisione minuziosa in 15 piccole parti, separate nei sacchi che sono stati avvistati da un passante, un residente della zona che ha provato ad aprirli (convinto fossero rifiuti) e ci ha trovato dentro una mano le cui dita avevano dello smalto viola.

Una brutale esecuzione

Immediatamente la zona è stata posta sotto sequestro e transennata (questo ancora domenica): le indagini, affidate ai carabinieri, sono coordinate dalla pm Lorena Ghibaudo. S'indaga per omicidio, inevitabile: una brutale esecuzione dai contorni a dir poco inquietanti. A Paline, ma in tutta Borno e anche nella vicina Dezzo, non sono pochi coloro che esprimono preoccupazione. Un killer violento si è affacciato in Valcamonica, ha ucciso una donna e l'ha fatta a pezzi: basta questo per spiegare la diffusa inquietudine.

La testa decapitata

Quel che resta della salma è già stato portato al Civile, sottoposto a tutti gli esami del caso. Tante le ipotesi sul tavolo degli inquirenti: la donna potrebbe essere stata uccisa chissà dove, poi fatta a pezzi e congelata (in un freezer) e infine trasportata fino alla strada del ritrovamento. I sacchi erano sul ciglio della carreggiata: c'è chi suggerisce siano stati lasciati volutamente in bella vista, affinché venissero ritrovati. Sulla testa decapitata della donna sono state rinvenute anche diverse bruciature, al volto, tanto da averla sfigurata: la prima ipotesi è che sia stata bruciata, ma forse quando già era stata uccisa.

Fatta a pezzi e ovviamente senza vestiti. Poco lontano è stato ritrovato un giubbotto, già sequestrato e pronto ad essere analizzato. Non si esclude nessuna pista, s'indaga su ogni fronte. La comunità intera è sconvolta, gli inquirenti sono al lavoro giorno e notte. Meno di 17 anni fa, a pochi chilometri di distanza, un altro macabro ritrovamento: i resti di Aldo Donegani e della moglie Luisa De Leo, uccisi e fatti a pezzi dal nipote Guglielmo Gatti, condannato all'ergastolo.

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