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Cronaca

La fidanzata di Emiliano Sermidi: "Il mio cuore ormai morto"

Cristina Bianchi, fidanzata di Emiliano Sermidi, il 39enne annegato a Borghetto nel tentativo di salvare il suo cane, ha scritto una commovente lettera d'addio, in cui racconta anche di quei drammatici istanti in cui l'ha visto morire

Sono rimasta a guardare per ore, da sola seduta sull'erba l'acqua che ti ha portato via da me, da noi, da tutti... incredula, sotto shock, completamente inerme e nuda di tutto, non solo dei vestiti che mi ero tolta per aiutarti, arrovellandomi tra il dolore lancinante che mi stringeva il mio cuore ormai morto e il profondo sconforto e senso di colpa che mi attanagliava come una morsa.

Mi sono sentita inutile, stupida, vigliacca, stronza, cattiva, ingiustificabile, mi sono... sentita il nulla assoluto. I tuoi vani tentativi di uscire da quell’incubo accompagnati dalle mie grida e dal tuo sguardo che mi rivolgevi mi resteranno impressi nella mente per il resto della mia vita. In questi giorni poi, così intensi e densi di emozioni contrastanti, ti guardavo steso dentro a quella cosa che ancora fatico a chiamare bara, un po' strettina a mio avviso per le tue belle spalle larghe che mi piacevano tanto e che sapevano accogliermi quando ne avevo bisogno, e vedevo il tuo sorriso che trapelava dalla barba che mi piaceva accarezzare e che ho voluto ti facessi crescere (unico argomento sul quale io e la tua splendida mamma non eravamo d'accordo)…

Ecco proprio guardandoti, ora dopo ora, giorno dopo giorno, è maturata in me la consapevolezza che non sono state le urla delle persona dall’altra parte del canale, né la mia codardia o paura a fermarmi ma sei stato tu che mi hai bloccato, che hai voluto restassi qua per vivere dentro di me, con i miei bambini e tutte le persone che ti vogliono e ti hanno voluto bene. Io, amore mio, farò questo per te, farò ciò che ti piaceva fare in tutti i modi in cui potrò, farò tesoro dei tanti consigli e insegnamenti che mi hai dato, amerò ciò che amavi, tiferò Roma e mi strafogherò di peperoncino…

Oggi quando in chiesa ti ho dedicato qualche pensiero tu mi hai dato una forza immensa che mi aiuterà ad andare avanti perché ora so che sei parte di me. Il mio ringraziamento va in primis ai tuoi meravigliosi e immensi genitori che mi hanno accettato e accolto così amorevolmente sin dal principio, a Gabriele che adoro e nel quale vedo te nei sorrisi e nello sguardo amorevole, a Laura che si è sobbarcata un fardello pesantissimo in questi giorni.

Ora il mio ringraziamento è per tutti voi, per tutti quelli che oggi non erano in chiesa e che non ho ringraziato dall’altare, per quelli che non ho ringraziato personalmente, per tutte le centinaia di messaggi ricevuti ai quali vogliate scusarmi se non ho risposto. Avete riempito questi giorni di così tanto amore e gratitudine per Emi a sottolineare quanto valeva, lui era un dono per tutti e sarà sempre in noi, io nel mio piccolo ringrazio Dio di averlo fatto entrare nella mia vita e in quella dei miei bimbi, di aver potuto beneficiare del suo amore che resterà indelebile per il resto dei miei giorni grazie amore mio e grazie a voi tutti!

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