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Cronaca

Focolaio di Blue Tongue, scatta lo stato di allerta: "Colpa del caldo anomalo"

Il focolaio è stato individuato in un allevamento di Puegnago del Garda. Nel Bresciano è scattato lo stato di sorveglianza sanitario-veterinario.

Emergenza "Blue tongue", nel Bresciano è scattato lo stato d'allerta. La colpa dell'epidemia sarebbe del caldo anomalo, dicono gli esperti. Nel frattempo L'Ats  disposto un pacchetto di misure, fissate dal protocollo di profilassi nazionale, per il contenimento del nuovo focolaio, individuato in un allevamento di Puegnago del Garda.

La "Blue tongue", o febbre catarrale, è una malattia virale trasmessa dalla puntura di un insetto, che provoca appunto la febbre catarrale negli ovini, nei bovini e nei ruminanti selvatici. Si manifesta in bovini e ovini (nei secondi in forma più grave) ma pure nei cervi, con sintomi caratterizzati da infiammazione, congestione, edema alla testa, emorragie, ulcere. L'animale rischia comunque di morire. Il segno caratteristico, e sensibile anche a occhio nudo, è la lingua malata, che tende ad assumere un colore vicino al bluastro.

Un focolaio "fuori stagione" e "per certi versi anomalo". Così lo ha definito il direttore sanitario dell'istituto Zooprofillattico di Brescia Giorgio Varisco che ha spiegato come "le temperature ben al di sopra dei minimi stagionali registrati durante l'inverno - che di conseguenza hanno alzato anche quelle all'interno delle stalle - hanno creato dei microclismi favorevoli alla proliferazione del virus"

Si tratterebbe di un sierotipo nuovo del batterio, come nuova la zona dov'è proliferato: "nell'area gardesana i vettori teoricamente non ci dovrebbero essere" ha spiegato ancora Giorgio Varisco.

ll“check” costante dei veterinari dell'Ats e dei tecnici dell'Istituto Zooprofilattico, come da protocollo, proseguirà in una doppia fase: la prima, più stringente, fino a un raggio di 20 chilometri dal focolaio. La seconda fino ai 30 chilometri. Su tutto questo vasto territorio c'è il divieto divieto di spostamento di sperma, ovuli ed embrioni di animali delle specie sensibili allevati in area infetta, ottenuti a partire dal 6.11.2018, verso la restante parte del territorio nazionale e del territorio comunitario. Il divieto riguarda anche lo spostamento di animali vivi. 

I Comuni interessati dall'ordinanza sono: Agnosine, Barghe, Bedizzole, Bione, Botticino, Bovezzo, Brescia, Caino, Calcinato, Calvagese d/ Riviera, Capovalle, Castenedolo, Casto, Concesio, Desenzano d/Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Gavardo, Idro, Lavenone, Lonato d/Garda, Lumezzane, Manerba d/Garda, Mazzano, Moniga d/Garda, Montichiari, Mura, Muscoline, Nave, Nuvolento, Nuvolera, Odolo, Padenghe s/Garda, Paitone, Pertica Alta, Pertica Bassa, Polpenazze d/Garda, Pozzolengo, Preseglie, Prevalle, Provaglio v/Sabbia, Puegnago d/Garda, Rezzato, Roè Volciano, Sabbio Chiese, Salò, San Felice d/Benaco, Serle, Sirmione, Soiano d/Lago, Toscolano Maderno, Treviso Bresciano, Vallio Terme, Valvestino, Vestone, Villanuova s/Clisi, Vobarno e che coinvolge gli allevamenti dei territori dei medesimi Comuni, eccetto Concesio e Sirmione. 

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