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Cronaca Bedizzole

Arrestato latitante: era ricercato per sequestro di persona e lesioni

A finire in manette un 40enne albanese

I carabinieri lo hanno fermato a Bedizzole, mentre era al volante di un'auto, ovviamente non sua. Per evitare le manette ha fornito un documento originale, ma con generalità diverse da quelle reali. Ma il trucchetto a nulla è servito: i carabinieri della compagnia Desenzano erano sulle sue tracce da tempo, dato che su di lui pendeva una condanna a due anni e sei mesi di reclusione per sequestro di persona, lesioni e sfruttamento della prostituzione.

Per fermarlo e inchiodarlo, dopo aver appurato che l'uomo si trovava da tempo nell'entroterra gardesano, hanno quindi predisposto un mirato controllo stradale. Quando ha mostrato il passaporto con generalità diverse, hanno approfondito i controlli: solo grazie ai rilevi fotodattiloscopici hanno avuto la certezza di trovarsi di fronte proprio al 40enne albanese su cui pendeva un'ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Brescia nel 2014.

Ufficialmente residente in Albania, l'uomo si era reso irraggiungibile dopo che il Riesame aveva respinto la sua istanza d'appello, rendendo esecutiva la condanna a due anni e sei mesi di reclusione. La sua latitanza è finita martedì e per lui si sono aperte le porte del carcere. Per lui i guai potrebbero non essere finiti: pare che in passato il 40enne sia stato fermato più volte dalle forze dell'ordine, esibendo sempre documenti diversi con alias differenti.

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