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Cronaca Bedizzole

Oltre due tonnellate di droga in casa e nei capannoni: nei guai agricoltore bresciano

Maxi sequestro della guardia di finanza 

Oltre due tonnellate di marijuana sono state sequestrate dalla guardia di finanza di Brescia al termine di un’articolata indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla procura. Stando a quanto si legge nella nota diffusa dalle fiamme gialle, la droga veniva coltivata in alcuni terreni di un’azienda agricola di Bedizzole, per poi essere trattata e conservata in tre capannoni e nell’abitazione del titolare della ditta: un agricoltore bresciano. 
L'azienda sulla carta dovrebbe produrre e commercializzare canapa legale: secondo gli inquirenti però la marijuana coltivata avrebbe valori di Thc superiori al limite stabilito per la cannabis legale. La conferma sarebbe arrivata dalle analisi di laboratorio (disposte dal pm) che sono state effettuate sulla sostanza.  

Scoperto un vero e proprio laboratorio

Nel corso dell’indagine è stato anche scovato un vero e proprio laboratorio per lavorare e confezionare lo stupefacente: macchinari e strumenti sofisticati - come trituratori, centrifughe, essiccatori e sublimatori - sono stati sequestrati dagli uomini delle fiamme gialle. Strumenti, si legge ancora nel comunicato: "utilizzati inequivocabilmente da soggetti esperti nel campo chimico-botanico".

L’intervento dei finanzieri ha consentito di interrompere la lavorazione e l’immissione in commercio della marijuana che era già pronta per essere venduta e consumata. L’agricoltore è stato denunciato per la detenzione, ai fini della commercializzazione, della marijuana, ma l’indagine è solo all’inizio: sono al momento in corso approfonditi accertamenti investigativi. 

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