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Cronaca

Arrivate a Brescia 17.800 dosi AstraZeneca, ma la Danimarca ne sospende l'uso

In Italia sospesa la somministrazione delle dosi appartenenti al lotto ABV2856, dopo la morte di un 43enne nel Siracusano. Il Nas dei carabinieri sta sequestrando le fiale del lotto in tutta Italia

Nella giornata di mercoledì, alcuni furgoni del corriere di Poste Italiane SDA, attrezzati con celle frigorifere, hanno preso in carico i vaccini AstraZeneca per portarli alle destinazioni finali presso l’ASST Spedali Civili di Brescia (17.300 dosi) e l’ASST Valcamonica di Esine (500 dosi). Complessivamente, SDA ha consegnato 373.600 dosi di vaccino in tutta la Lombardia, grazie anche alla collaborazione con l’Esercito Italiano.

E proprio mentre le fiale stanno arrivando nella nostra provincia, la più martoriata in Italia dalla terza ondata (migliaia di contagi e 60 morti negli ultimi tre giorni), cattive notizie su AstraZeneca nelle ultime ore arrivano dalla Danimarca, dalla Sicilia e un po' da tutto il resto d'Europa.

La situazione in Italia

Vietato l'utilizzo in Italia di un lotto del vaccino AstraZeneca, non lo stesso che ha causato la sospensione avvenuta nei giorni scorsi in alcuni Paesi europei, "a seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi". Lo rende noto l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco, spiegando che alla luce degli eventi avversi "in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid-19, ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'Ema, agenzia del farmaco europea".

L'Aifa si riferisce anche al caso del 43enne sottufficiale della Marina Stefano Paternò, in servizio ad Augusta, morto per arresto cardiocircolatorio 24 ore dopo avere ricevuto l'immunizzazione lo scorso lunedì (pare non avesse malattie pregresse). La procura di Siracusa ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: gli indagati sono in tutto una decina. I magistrati vogliono far luce anche su come siano state conservate le dosi del vaccino: si attende l'esito dell'autopsia che verrà effettuata venerdì pomeriggio.

Il lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca sospeso in Italia

Sono in corso le verifiche necessarie su questo lotto di vaccino prodotto dalla multinazionale anglo-svedese. L'Aifa spiega che al momento "non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi". E ancora: "Aifa sta effettuando tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall’Istituto Superiore di Sanità. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile".

Secondo quanto apprende l'Agi, sarebbero stati tre casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, registrati in Sicilia, a indurre l'Aifa a imporre lo stop cautelativo per il lotto in questione, codice ABV2856. Il lotto è diverso da quello distribuito in 17 Paesi europei e bloccato da cinque, ultima oggi la Danimarca (dopo Austria, Lituania, Estonia e Lussemburgo), anche in questi casi per eventi avversi di tipo trombotico.

I casi in Austria e Danimarca

L'Agenzia europea del farmaco sottolinea che "non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione AstraZeneca abbia causato patologie, non elencate tra gli effetti indesiderati". L'Ema interviene così in seguito al caso dell'Austria che aveva ritirato un lotto di dosi dopo che a una persona era stata diagnosticata una trombosi multipla ed era morta a dieci giorni dalla somministrazione. Il lotto in questione è stato distribuito in 17 paesi in Europa, ma non in Italia.

Intanto la Danimarca ha sospeso per precauzione l'uso del vaccino AstraZeneca nel Paese a causa di presunti problemi di coagulazione del sangue in alcuni pazienti. Lo ha spiegato in una nota l'autorità sanitaria danese, aggiungendo comunque che "al momento non è stato determinato che ci sia un legame tra il vaccino e i coaguli di sangue".

A stretto giro è arrivata anche una nota dell'azienda. "La sicurezza dei pazienti è la massima priorità per Astrazeneca. Le autorità di regolamentazione hanno standard di efficacia e sicurezza chiari e rigorosi per l'approvazione di qualsiasi nuovo medicinale, compreso il vaccino COVID-19 AstraZeneca. La sicurezza del vaccino - ha fatto sapere la multinazionale - è stata ampiamente documentata negli studi clinici di Fase III e i dati sottoposti a revisione paritaria confermano che il vaccino è generalmente ben tollerato".

Sul caso AstraZeneca è intervenuta anche la Commissione europea che tramite un portavoce ha fatto sapere che l'Ema "sta seguendo attentamente l'evoluzione dell'uso dei vaccini nei vari Stati membri ed è l'autorità più adeguata" per fare valutazioni nel merito. 

Fonte: Today.it

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