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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Incassano i soldi per le famiglie povere, gestiscono un hotel sul Lago di Garda

Vivono fuori dal Trentino e gestiscono un albergo sul lago di Garda. Per motivi di privacy, non è stato specificato se sulla sponda bresciana o quella veronese: la certezza è che percepivano l'assegno unico provinciale, lo strumento pensato per sostenere chi versa in gravi difficoltà economiche. Il fatto è stato scoperto a metà giugno, durante i controlli della polizia locale delle Giudicarie di Tione e dell’Apapi (Agenzia provinciale per l’assistenza e la previdenza integrativa), che verificano costantemente se nel tempo rimangono i requisiti necessari per l’ottenimento dell’assegno.

Non sarebbe questo un caso isolato. Come si legge nella nota della polizia, sarebbero infatti state segnalate altre situazioni nelle quali venivano percepite indebitamente le agevolazioni economiche. Il caso più eclatante rimane attualmente quello di questa famiglia, che rientra solo occasionalmente in Trentino e che vive sul lago di Garda fuori regione autonoma, dove gestisce per l'appunto una struttura alberghiera. 

Secondo quanto emerso durante i controlli, in questo caso le persone che richiedevano il sostegno cambiavano continuamente la residenza e anche le dichiarazioni presentate a due diversi comuni giudicariesi. Un atteggiamento ritenuto un "evidente tentativo di scompigliare le risultanze della pubblica amministrazione, la famiglia voleva così continuare a risultare residente in provincia di Trento", scrivono le forze dell'ordine.

Le erogazioni del contributo sono state subito bloccate. La polizia locale sta portando avanti ulteriori accertamenti per informare anche l’Autorità giudiziaria sugli eventuali risvolti di natura penale.

Fonte: Trentotoday.it

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