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Cronaca Montichiari

Nuovo assalto a Green Hill: manifestanti respinti dalla polizia

"Dopo alcuni momenti di tensione, dovuti alla determinazione dei manifestanti, gli stessi - scrive la Questura - hanno desistito inscenando un sit-in nell'area verde antistante l'ingresso principale dell'azienda per poi riportarsi nella zona autorizzata di fine corteo"

Nuova manifestazione contro l'allevamento di cani beagle per la vivisezione 'Green hill' a Montichiari. Nella città del bresciano sono arrivate migliaia di persone da tutta Italia per chiedere la chiusura dell'allevamento, mentre si aspetta che la XIV Commissione del Senato voti la nuova legge sull'allevamento di animali per la sperimentazione sul suolo italiano.

L'intenzione dei manifestanti era quella di dare vita ad un accampamento-presidio in via San Zeno, a pochi metri da 'Green hill', che dovrebbe continuare fino a domenica 15 luglio. Numerosi manifestanti attraverso i campi hanno cercato di sfondare nuovamente le reti della struttura, ma sono stati respinti dalle forze dell'ordine che, questa volta, non si sono fatte trovare impreparate.

- «Abbiamo le prove delle soppressioni compiute dentro Green Hill»

"La Questura ribadisce che, in uno stato di diritto, non è ipotizzabile che in ragione di argomenti pur ritenuti nobili ed ampiamente condivisibili, si possano
compiere impunemente atti di violenza e di illegalità". Così la Questura di Brescia commenta in un comunicato stampa quanto avvenuto contro l'allevamento Green Hill "cui hanno partecipato oltre 2.500 persone".

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"La manifestazione - si legge nella nota - ha avuto inizio intorno alle ore 15.30 e si è svolta come programmato per le vie cittadine, per giungere successivamente nel tardo pomeriggio nel luogo previsto. Centinaia di attivisti, approfittando degli ampi spazi offerti dai terreni agricoli circostanti sono arrivati nei pressi della recinzione dell'azienda con l'intento di tagliare le reti. Il dispositivo delle Forze dell'Ordine adeguatamente predisposto ha impedito che ciò avvenisse".

Anche la Marshall è intervenuta con una nota. "Una minoranza di ultras vuole decidere una partita in cui in gioco non c'è solo il futuro del nostro allevamento e dei suoi dipendenti, ma anche quello della ricerca scientifica in Italia - ha scritto Green Hill - . E' paradossale come il giudizio di un Tribunale possa essere messo in discussione da una violenza intollerabile che si è manifestata con i ripetuti attacchi al nostro allevamento e con la pubblicazione di documenti falsi o manipolati".

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