Asma: in Italia 900.000 bambani malati, 21.000 solo Brescia
Per rispondere all'emergenza, l'ospedale Civile ha creato dal 2007 un centro che propone un "Percorso Diagnostico Terapeutico Educazionale", che ha "azzerato le visite dal medico, gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri"
In Italia vivono oltre 3 milioni di asmatici, il 6% della popolazione. E la malattia predilige i pazienti più fragili: i giovani. Tra loro l'incidenza, infatti, è pari al doppio ed è in continua crescita: è arrivata ormai al 10%. Si tratta di oltre 900mila bambini e ragazzi in tutto il Paese, 21mila nella sola provincia di Brescia.
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"Sei su 10 faticano a seguire la terapia - spiega Sergio Pecorelli, Rettore dell'Università di Brescia -. Di conseguenza, corrono un rischio decisamente maggiore di andare incontro a crisi respiratorie e di recarsi al pronto soccorso". Proprio per dare una mano a loro e alle famiglie, fin dal 2007 è operativo presso gli Spedali Civili il Centro "Io e l'Asma", che propone un Percorso Diagnostico Terapeutico Educazionale (PDTE): "Insegniamo - spiega Pecorelli - come riconoscere i sintomi della malattia e il corretto utilizzo dei farmaci, tramite schede informative, giochi e supporti multimediali (www.ioeasma.it). I risultati confermano che si sono praticamente azzerate le visite dal medico, gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri".
Ma non solo: un altro traguardo fondamentale è la riduzione dell'utilizzo di medicinali giornalieri. Infatti, dall'avvio del percorso al terzo controllo, la percentuale di pazienti con asma controllata (con e senza terapia quotidiana) è aumentata dal 44 al 79%. Dato ribadito anche dopo 18 mesi di follow-up. Un bambino su 2, inoltre, non assumeva più alcun farmaco, senza effetti collaterali.
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"Ma, proprio perché non consideriamo ancora completo il percorso che serve realmente ai nostri assistiti e vogliamo occuparcene a 360 gradi, siamo partiti nel 2012 con l'esperienza internazionale 'Promozione della Salute nel modello Io e l'Asma attraverso l'Expanded Chronic Care Model' - aggiunge Sebastiano Guarnaccia, Responsabile del Laboratorio Clinico Pedagogico e Ricerca Biomedica/Centro 'Io e l'Asma' del Civile -. E' un modello dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Significa prendere in carico bambini e ragazzi e inserirli nei percorsi diagnostico-terapeutici già consolidati, ma con l'innovazione di espanderli, personalizzarli e integrarli con percorsi di promozione della salute". "Un progetto pilota in 'real-life' mai realizzato in Italia - conclude il prof. Pecorelli -, condotto insieme all'Azienda Ospedaliera cittadina, che sta riscontrando consensi scientifici unanimi anche oltre oceano".