Lavoratori in nero e clandestini: chiusa fabbrica abusiva cinese
La maggioranza dei 'dipendenti' sono bresciani: tutti senza contratto.Nella fabbrica i Carabinieri hanno trovato anche tre cittadini cinesi (di cui una priva di permesso di soggiorno) che dormivano in un'improvvisata camera da letto
L'attività, con sede legale a Prato e sede operativa ad Artogne - è stata ovviamente sospesa, vitsto che la titolare aveva impiegato personale non risultante da documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale ed è stato contestato l’impiego di lavoratori senza preventiva comunicazione agli enti preposti.
L’imprenditrice è stata inoltre inquisita per "aver impiegato lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno o con permesso senza richiesta di rinnovo nei termini previsti”. La donna dovrà sborsare sanzioni amministrative per 35.000,00 euro.