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Cronaca Artogne

Macabra vendetta: caprioli impiccati sul cancello di casa, studente nei guai

Il giovane è stato incastrato dai selfie che si era scattato con il cellulare, dopo aver posizionato le carcasse di animali davanti alla casa della vittima: il presidente del comprensorio caccia C4.

Una macabra vendetta, quella messa in atto da un 22enne di Artogne. Nella notte tra giovedì e venerdì ha appeso due carcasse di capriolo al cancello dell'abitazione di Claudio Otelli, presidente del comprensorio caccia C4 (da Breno fino al basso bacino della Valcamonica).

Ricevuta la segnalazione della vittima, i militari della stazione di Artogne ci hanno messo davvero poco ad individuare l'autore del macabro gesto. I filmati degli impianti di sorveglianza presenti vicino alla casa hanno dato un grosso aiuto, convogliando i sospetti su un 22enne di Artogne.

Quando i carabinieri si sono presentati a casa del presunto colpevole, il giovane ha ammesso le sue responsabilità. Impossibile negare l'evidenza. Il 22enne, studente universitario, si era pure scattato alcuni selfie con il cellulare, dopo aver posizionato le carcasse dei due animali davanti alla casa della vittima. I militari hanno quindi sequestrato il suo smartphone.

Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il gesto sarebbe dovuto a dissidi di natura personale e non legato al ruolo ricoperto dalla vittima o ai provvedimenti da lui presi in materia di caccia. 

Lo studente - che vive ad Artogne, a poca distanza dalla vittima - è stato denunciato per minacce. Ma le accuse potrebbero aumentare. Resta da capire se i due esemplari, appesi al cancello dell'abitazione del garante della caccia, siano frutto di bracconaggio.

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