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Cronaca

Insulti, schiaffi e minacce, la compagna di Maniero "non ne poteva più"

Dopo la confessione dei problemi nella convivenza con l'ex boss, la donna è stata trasferita in una comunità protetta.

Ha 47 anni, è la compagna di Maniero fin dagli anni 90, e assieme hanno una figlia di 18 anni. Dopo un lungo periodo di difficoltà crescenti, è stata lei a denunciare i maltrattamenti del convivente, arrestato e portato in carcere a Bergamo. La notizia, nella giornata di ieri ha fatto il giro di tutta Italia, finendo nei telegiornali nazionali. 

Da anni l'ex boss della "Mala del Brenta" vive nella nostra città, in un quartiere residenziale della zona nord. A quanto pare, l'inchiesta sui maltrattamenti alla compagna sarebbe in corso da tempo, almeno dall'ottobre 2016, ed avrebbe registrato un accelerazione nei mesi scorsi, quando la donna sarebbe entrata in ospedale in uno stato di salute precario. Proprio in ospedale avrebbe confessato i propri problemi, e da allora è in corso l'approfondimento, terminato con l'arresto eseguito venerdì mattina dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia. 

L'avvocato Luca Broli, nominato dopo un incontro avvenuto in carcere a Bergamo (Maniero è stato messo in una zona protetta del penitenziario) in una serie di colloqui con la stampa ha rivelato che "Faccia d'angelo" non ha mai minacciato di morte, e che era lui stesso a volersi separare dalla compagna. «Non è certo l'uomo che si può pensare nell'immaginario collettivo. Non ha negato alcuni scontri con la compagna, ma ritiene il quadro amplificato probabilmente per il suo passato criminale», ha spiegato il legale. 

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