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Cronaca Gardone Val Trompia

Traffico di armi verso l'Iran: 4 anni di carcere per un imprenditore bresciano

A otto anni dai primi arresti arrivano le condanne nell'ambito dell'Operazione Sniper sul traffico di armi: quattro anni di reclusione a tre imputati

Operazione Sniper, traffico illecito di armi verso l'Iran: a oltre otto anni dagli arresti della Guardia di Finanza è arrivata la sentenza. Il processo si è concluso con tre condanne e quattro assoluzioni: tra gli imputati anche un imprenditore bresciano di 51 anni, condannato a 4 anni di reclusione insieme a un “collega” brianzolo, anche lui 51enne ed ex dirigente della Beretta. Condannato anche un terzo imputato di nazionalità iraniana.

I due avevano messo in piedi una “fumosa” holding con sede a Varese ma che invece operava in Svizzera, e che appunto si sarebbe occupata di traffico di armi verso l'Oriente. Nel marzo 2010 era scattato il blitz della Guardia di Finanza, con sette ordinanza di custodia cautelare.

Secondo l'accusa il traffico avrebbe convogliato in Iran puntatori laser (ne furono sequestrati a centinaia tra Romania e Inghilterra), giubbotti autorespiratori, paracadute e perfino un elicottero. Il processo si è concluso in questi giorni, più di otto anni dopo: i tre imputati sono stati condannati per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi verso l'Iran, all'epoca Paese sotto embargo per la vendita di armi.

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