rotate-mobile
Cronaca Limone sul Garda

Morì annegato per salvare il figlio di 14 anni: ritrovato il corpo

Giaceva sul fondale a 316 metri di profondità

Si era tuffato in acqua per salvare la vita al figlio 14enne: poi, forse per il caldo o per la fatica, si era inabissato senza più riemergere. E' stato ritrovato, a tre settimane dalla scomparsa, il corpo di Aran Chada, il 51enne inglese annegato il 22 luglio scorso a largo di Limone sul Garda: il cadavere giaceva su un fondale di 316 metri di profondità e una distanza di circa 800 metri dalla costa. Il corpo è stato individuato e recuperato dai Volontari del Garda. Chada era in vacanza sul lago con la famiglia: alla fine di luglio avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno.

Le ricerche, ricordiamo, erano scattate subito dopo l'allarme lanciato dalla moglie al 112: erano stati schierati uomini mezzi di Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, oltre ai nuclei dei sommozzatori, alle attrezzature dei Volontari del Garda, muniti di strumentazione per la ricerca di profondità con rov e sonar.

Il recupero del corpo

Il corpo di Aran Chada è stato infine individuato il 16 agosto. Si trovava all'interno dell'area di ricerca stabilita dalla sala operativa della Guardia Costiera (cui spettava il coordinamento delle ricerche). Sul posto, al momento del rinvenimento, è stata inviata la motovedetta CP605, il cui equipaggio ha collaborato con i Volontari del Garda per il recupero della salma. 

La magistratura ha già autorizzato la liberazione della salma: sono stati informati i familiari di Chada, da qualche giorno tornati in Inghilterra. Saranno presto richiamati per il riconoscimento del congiunto, probabilmente già nei prossimi giorni al Civile di Brescia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morì annegato per salvare il figlio di 14 anni: ritrovato il corpo

BresciaToday è in caricamento