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Cronaca Castenedolo

Appalti al gusto mafia: 11 arresti, tra di loro un imprenditore bresciano

Operazione "Giotto" della Guardia di Finanza: decine di indagati, 11 arrestati di cui 7 direttamente in carcere

tra quelli che stanno già in carcere c'è anche Francesco Zorzi, imprenditore bresciano di 59 anni di Castenedolo, accusato di falsa fatturazione e di riciclaggio. I suoi “colleghi” sono invece accusati di associazione per delinquere finalizzata ai reati tributari, appropriazione indebita, riciclaggio.

Il capofila sarebbe Giuseppe Nastasi, amministratore del consorzio di cooperative edilizie Dominus. Con lui in carcere il suo più stretto collaboratore, Liborio Pace (già coinvolto in un processo per associazione mafiosa), l'avvocato Danilo Tipo, gli specialisti del riciclaccio Alessandro Moccia, Massimiliano Giardino, Marius Peltea, oltre al bresciano Zorzi.

In particolare, Zorzi avrebbe emesso circa 2 milioni di euro di fatture false, e di fatto “ripulito” 1 milione e mezzo di soldi sporchi. Tra i quattro ai domiciliari anche Calogero Nastasi, padre di Giuseppe. I soldi degli appalti dalla Lombardia venivano ripuliti all'estero, e poi riportati in Sicilia.

Il nome del clan particolarmente legato al giro di denaro milanese sarebbe quello della famiglia dei Piertraperzia, un clan in ascesa in terra siciliana, legato alla famiglia degli Accardo e a quella dei Messina Denaro. L'inchiesta, denominata “Giotto”, ha coinvolto in tutto oltre 150 agenti della Guardia di Finanza.

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