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Rinchiusa in casa per un anno, riempita di botte davanti ai suoi bambini

I carabinieri hanno arrestato un marocchino di 50 anni che per un anno intero, oltre a picchiarla sotto gli occhi dei suoi figli, aveva tenuto segregata in casa la giovane moglie

L'aveva praticamente imprigionata, isolata dal mondo: le vietava qualsiasi contatto con l'esterno, non poteva vedere né parlare con nessuno. Segregata in casa, vittima di un marito violento che non solo non la faceva uscire, ma pure la picchiava, e la picchiava davanti agli occhi dei loro due bambini ancora piccoli.

Sarebbe stata un'amica della donna, con cui riusciva ancora a confidarsi, a telefonare ai carabinieri, intervenuti sul posto in pochi minuti. Hanno buttato giù la porta, hanno trovato la giovane donna ancora a terra, con lividi sul volto e sangue alla bocca, il marito (un marocchino di circa 50 anni, arrestato) che la minacciava brandendo un coltello da cucina.

Alla vista dei militari l'uomo ha abbassato la lama, non ha reagito né tanto meno opposto resistenza: si è consegnato da sé. Interrogato e inevitabilmente arrestato, adesso è a Canton Mombello a Brescia in attesa del processo: è accusato di maltrattamenti e lesioni aggravate. Potrebbe davvero essere la fine di un incubo.

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