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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

104 candeline per Angelo Carnevali: «il cielo puo' attendere»

"Duro ancora poco", ha sussurrato all'orecchio del sindaco Paroli in visita alla casa di riposo, davanti alla torta e alla nipote, per poi aggiungere: "Il cielo puo' attendere". Carnevali vive a Brescia dal 1960, dove ha lavorato all'Istituto Artigianelli

Arrivare così a 104 anni e con la febbre, ci faremmo tutti la firma". Lo ha detto il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, ad Angelo Carnevali, il super nonno bresciano ultracentenario che oggi ha festeggiato la 104esima candelina nella sua stanza alla casa di riposo "La Residenza" di Brescia. A fargli gli auguri mentre restava a letto per il leggero malore, oltre al sindaco, c'erano anche l'assessore comunale ai servizi sociali Giorgio Maione, i vertici della struttura, la figlia e la nipote.

"Siamo qui per celebrare un compleanno speciale, ma anche per stare vicini agli anziani bresciani ospiti di struttura d'eccellenza come questa - ha detto il sindaco davanti a decine di anziani - perché la città ha il dovere di far sentire la propria vicinanza a chi, con fatica, ha contribuito a farla crescere. Dobbiamo confermare i valori e le tradizioni di chi questa città ce l'ha consegnata, guardando alle nuove generazioni. Questa città non si dimentica di nessuno e continuerà a stare vicino a chi l'ha portata avanti", ha ribadito Paroli.

Nato a Porto Mantovano (Mantova) nel 1907, Angelo Carnevali si è trasferito a Brescia nel 1960, dove fino alla pensione ha lavorato all'Istituto Artigianelli. Dopo aver coltivato con gli altri nonni un appezzamento di terra donato dal Comune, è stato accudito dalla figlia Adriana, in casa, fino a 100 anni. "Duro ancora poco", ha sussurrato all'orecchio del sindaco davanti alla torta e alla nipote, per poi aggiungere: 'Il cielo puo' attenderé. Dopo aver visitato "La Residenza" sindaco e assessore si sono recati anche alla residenza sanitaria per disabili Nikolajewka.

(ANSA)

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