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Amici della Bici, operazione MetroBus: «Per una città moderna e sostenibile»

Tutti in sella per promuovere la cultura della bicicletta, per ridurre l'inquinamento e per migliorare la salute della città e dei cittadini. Ne abbiamo parlato con Giorgio Guzzoni dell'associazione Amici della Bici Ponzanelli

Una sana pedalata dalla zona dell’ospedale, proprio dove si trova la sede di Brescia Mobilità, con una piccola premessa sullo stato dei lavori della metro, per proseguire poi fino al cantiere di Brescia Due. Più di 150 persone hanno partecipato a quella che in molti hanno già definito come “un’alleanza strategica”, primo passo verso una proficua collaborazione tra ciclisti e MetroBus. Gli Amici della Bici Corrado Ponzanelli da tempo hanno alzato il pollice per il progetto d’avanguardia made in Brescia, per una città più moderna e più sostenibile, ora la conferma effettiva, dal vivo e in sella alla propria bicicletta. Gli utenti potenziali della nuova metro infatti possono crescere anche di dieci volte grazie all’uso della bici: data per certa la lontananza massima per un pedone da un’ipotetica stazione della metropolitana, quella che può percorrere un ciclista aumenta a dismisura, con tutti i vantaggi del caso.

“La nostra associazione promuove l’uso della bicicletta – ci racconta Giorgio Guzzoni dell’associazione Amici della Bici Brescia – e, nei limiti del possibile, cerca di migliorare il tasso di ciclabilità della città di Brescia, nell’ottica di una crescente diffusione della cultura della bicicletta. Uno strumento che secondo noi può aiutare a risolvere i problemi del traffico, dell’inquinamento e anche della salute dei cittadini”. In effetti i soci dell’associazione (aderente alla FIAB e all’UISP) sono cresciuti del 15% nell’ultimo anno, e del 20% rispetto all’anno precedente. “Questo significa che quello che facciamo piace, e che anche la voglia di bici cresce tra i cittadini bresciani. La tendenza pare evidente, verso un avvicinamento alle grandi città europee. Anche se a Brescia c’è ancora molta arretratezza nelle strutture, non siamo ancora arrivati a livelli tali per cui una persona possa fidarsi di fare un percorso in sicurezza, se non in rari tratti. Certo, rispetto ad altre città italiane non siamo messi per niente male! Ma rispetto alle big d’Europa, la strada è ancora in salita”.

La visita ufficiale al cantiere di Brescia Due segue la linea della collaborazione, cominciata con una serie di incontri con i progettisti “che si occupano delle stazioni di superficie” e proseguita poi con la presentazione di qualche osservazione, e di “un documento ricco di suggerimenti operativi e pratici”. In tutte le stazioni infatti è stata garantita la possibilità di accesso con il proprio mezzo a due ruote, tra ascensori e canaline, che favoriscono dunque anche l’accesso agli handicappati e alle mamme munite di pargolo e passeggino. “Nel documento presentato abbiamo umilmente elencato le nostre richieste, per quelli che possiamo definire come i giusti servizi: parcheggi per le bici numerosi, coperti e sorvegliati, percorsi ciclabili migliorati e che permettono una facile intermodalità con il MetroBus. Visti i numeri, relativi ai potenziali utenti quotidiani, quelli che vanno a lavorare, speriamo che i parcheggi esterni delle principali stazioni possano arrivare ad almeno 200 posti”.

Anche se non sembra a Brescia la bicicletta piace sempre più. Tanto che, ci spiega ancora Giorgio Guzzoni, nel biennale censimento degli Amici della Bici, un monitoraggio che ha coinvolto 40 volontari nelle 10 vie più importanti della città, si sono registrati ben 21mila passaggi giornalieri, 3mila in più rispetto agli stessi dati del 2009. Una conferma in più della crescente ‘passione ciclabile’ dei bresciani, per una città più vivibile e più sostenibile. Proprio per questo anche gli Amici della Bici hanno ribadito la loro contrarietà al parcheggio sotto al castello, dopo la prima adesione all’ormai celebre manifesto d’autunno.

“Se si vuole valorizzare la metro si dovrebbe aiutare il suo utilizzo in tutti i modi. Un nuovo parcheggio in centro di certo non aiuta, anche dal punto di vista pratico o economico. Siccome i soldi sono pochi sarebbe giusto concentrarli per fare bene alla città e ai cittadini: il progetto per completare la rete ciclabile di Brescia, il progetto ufficiale del Comune, prevede una spesa totale di 10milioni di euro, una spesa che porterebbe Brescia al livello delle grandi d’Europa. Una cosa fatta bene e che servirebbe a migliaia di cittadini. Il progetto del parcheggio invece prevede una spesa superiore ai 24 milioni di euro, per una cosa che se serve, serve al massimo a qualche centinaio di utenti. Brescia ha bisogno di una bella rete ciclabile, e non di un altro parcheggio. Tra l’altro vicino a Fossa Bagni, tanto comodo quanto inutilizzato”.

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