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Cronaca

Sbarcato dall'Albania in gommone, oggi è sindaco: "Grazie Brescia"

Arrivato in Italia su un barcone nel 1998, Altin Toska ha vissuto per 17 anni a Brescia. Ora è tornato in Albania ed è sindaco di una città di 50mila abitanti: "Il mio governo sarà improntato sul modello bresciano"

Era il periodo dell'anarchia albanese: tutto il Paese era tenuto sotto scacco da criminalità, anarchia, caos. Da una situazione socio-politica quanto meno tesa.

E così, nel 1998, a 22 anni, Altin Toska arriva in Italia su uno dei famigerati "barconi". Scappa, alla stregua dei profughi di oggi cerca di mettersi al sicuro e insegue il sogno di un futuro migliore. Si imbarca senza dire nulla a nessuno, consapevole che quello potrebbe anche essere il suo ultimo viaggio.

Altin Toska ha vissuto per 17 anni a Brescia: cameriere prima e muratore poi. E si è creato una famiglia con due figlie, oggi di 8 e 11 anni: la più grande, nei giorni scorsi ha inviato una lettera al sindaco di Brescia Emilio Del Bono.

"Grazie per tutto quello che hai fatto per questa città - ha scritto la ragazza al primo cittadino di Brescia -: con i suoi abitanti, i suoi luoghi e le sue attrazioni resterà nel mio cuore ovunque io mi trovi". 

Già, perché nel frattempo, ad aprile, Altin Toska, 39enne, e la sua famiglia sono tornati in patria, raccogliendo l'invito del movimento socialista per l'indipendenza. Altin Toska si è candidato alle elezioni del Comune di Cerrik, 50mila abitanti, di cui ora è sindaco. "Non potevo negarmi al mio Paese - ha detto Altin Toska - anche se ormai ci sentivamo bresciani a tutti gli effetti. Tanto che governerà sulla scorta di quello che ho imparato in Italia: il mio modello sarà quello bresciano".

Infine, Toska rivolge un invito ai suoi connazionali in Italia: "Tornate. Tornate e portate con voi ciò che di buono avete imparato in Italia". 

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