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Cronaca Alfianello

Terrorista arrestato, intercettazioni shock: "A mia figlia taglierei la testa"

Intercettazioni shock quelle raccolte dalle forze dell'ordine: a parlare è il 24enne Giuseppe Frittita, convertitosi all'Islam radicale e arrestato per terrorismo

“Meglio morire che tradire”. E ancora: “Moglie e figli sono proprietà del marito”. Poi, rivolgendosi alla madre: “Se dovessi avere una figlia, e la facessi crescere come volete voi, in Italia, allora dovrei tagliarle la testa”. Sono solo alcune delle agghiaccianti conversazioni intercettate che raccontano della radicalizzazione di Giuseppe Frittitta, il siciliano che lavorava per la Ap Servizi di Alfianello arrestato con l'accusa di terrorismo.

Da Giuseppe a Yusuf

Aveva già il suo nome islamico, Yusuf El Saqilli: da tempo convertito all'Islam, inizialmente come un semplice fedele, poi con tendenze radicali e presunte volontà terroristiche, le circostanze che appunto hanno portato al suo arresto. Litigava con i suoi genitori, li definiva “miscredenti”. E in casa tanti litigi, e addirittura “mobili che volavano”.

“L'estremo livello di radicalizzazione di Frittitta – scrivono gli inquirenti – era comprovato dal conflittuale rapporto con i genitori, a seguito della sua conversione e adesione ai rigidi canoni della religione salafita”. Sul web aveva pure conosciuto una ragazza, marocchina, con cui avrebbe voluto convolare a nozze.

"Speriamo che non vada nell'Isis"

“Ma non posso vederla né frequentarla – diceva Frittitta – prima del matrimonio, perché così dice la mia religione”. Sotto shock i genitori, increduli per le sue decisioni, prima, e per quanto accaduto poi. Fino all'arresto, soltanto poche ore fa. La madre in particolare, telefonando a un'amica diceva: “Speriamo che non va a finire come quelli dell'Isis”. Insieme a lui in manette ci è finito Ossama Ghafir, marocchino di 18 anni residente a Cerano, provincia di Novara.

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