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Cronaca Desenzano del Garda

Si tuffa e non riemerge, davanti a moglie e figli: Alessandro non si trova

La disperazione dei familiari

Ci sono le foto di una gita in famiglia, in barca, tra l'Isola del Garda a San Felice e l'Isola dei Conigli a Manerba: sono gli ultimi scatti prima del tragico tuffo da cui il 41enne Alessandro Redaelli non è più riemerso, domenica pomeriggio a largo del porto di Rivoltella. Lo stanno cercando ovunque ormai da giorni, in lungo e in largo, in cielo e in acqua: uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco (anche il Nucleo sommozzatori) e della Guardia Costiera, l'elicottero, i Volontari del Garda con il rov (il robot per le ricerche in profondità) attivo da poche settimane e dedicato a Greta Nedrotti e Umberto Garzarella.

Ricerche purtroppo senza esito

Ma di lui nessuna traccia: ricerche senza esito e la speranza che viene meno. Il campo base è stato allestito al porto di Rivoltella: è da qui che si coordinano movimenti e ricerche. La prima a dare l'allarme è stata la compagna Sabrina, domenica intorno alle 15.40: erano tutti insieme in barca, con lei anche Alessandro e i loro due figli (la più grande di pochi anni, il più piccolo di pochi mesi). Come riferito al numero di emergenza (1530) della Guardia Costiera, il 41enne si sarebbe tuffato senza più riemergere.

L'ipotesi della idrocuzione

Potrebbe essere stato colto da un malore conseguente al fenomeno cosiddetto della "idrocuzione": si tratta di una sincope da immersione rapida, che può causare stordimento, perdita dei sensi ma anche la morte immediata. E' solitamente dovuta al contrasto tra la temperatura corporea di chi si tuffa e la temperatura dell'acqua. Il lago di questi tempi è caldo, più del solito: ma solo in superficie, e basta qualche metro per sbalzi anche di diversi gradi. 

Alessandro Redaelli è originario della provincia di Lecco, ma da un paio d'anni si è trasferito a Peschiera con la famiglia, la compagna Sabrina e i due giovani figli (il più piccolo è nato sul Garda). Ha studiato a Lecco e a Milano, al Politecnico: ora lavora per un'azienda di arredo e design. Le ricerche proseguono anche in queste ore: in campo tre mezzi navali della Guardia Costiera, due dei Vigili del Fuoco, i sommozzatori da Milano e Venezia. 

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