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Cronaca Verolanuova

Albina e Dario sono malati cronici, ma la patologia “non esiste”

Una malattia che costringe chi ne è affetto a vivere in isolamento e mangiare pochissimi alimenti, ma per ora non è nemmeno riconosciuta dal Ministero.

Mcs, Sensibilità chimica multipla. Questo il nome con il quale è conosciuta una malattia invalidante fisicamente e psicologicamente, che costringe ad un isolamento quasi completo. Nella nostra provincia ne sono affette due persone, Albina Alghisi di Cadignano di Verolanuova e, in forma più lieve, Dario Stanga. Ieri, venerdì 24 marzo, i due hanno voluto incontrare la stampa proprio sotto la sede cittadina di Regione Lombardia. 

Accompagnati da Imma Lascialfari, presidente del Coordinamento comitati ambientalisti lombardi, e ferma sostenitrice della battaglia dei due bresciani, Albina (malata dal 2009) e Dario hanno spiegato gli effetti della malattia sulla vita quotidiana di chi ne è affetto. Oltre a dover vivere in isolamento, lontano da tutti (a causa dei profumi, dei deodoranti, dei residui di detersivo sui vestiti), le persone con sensibilità chimica multipla possono mangiare pochissimi alimenti, il più naturali possibile, e sono costrette a cucinarli rigorosamente in pentole di vetro. 

Allo stato attuale l’epidemiologia della Mcs è alquanto controversa; la diagnosi e l'esistenza stessa della patologia sono fortemente dubbie e controverse: alcune delle principali società medico-scientifiche statunitensi hanno escluso la sua natura organica ed hanno rilevato che frequentemente si tratta di sintomatologie psicosomatiche e psicologiche con forti componenti di stress ed autosuggestione. 

Anche per questi motivi il Ministero della Salute, e dunque Regione Lombardia, non ha ancora riconosciuto la malattia. I malati hanno recentemente consegnato in Pirellino 8.500 firme per chiedere il riconoscimento della patologia come accaduto in altre regioni quali Toscana, Emilia, Veneto e Umbria. Le conseguenze più lampanti sono che negli ospedali nessuno è formato sulle procedure da applicare in caso di emergenza, e che i malati non hanno alcuna esenzione sull’acquisto dei medicinali. 

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