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Cronaca Agnosine

Si ritrovano per una festa di primavera, arrivano i carabinieri a controllare lo spiedo

Circa 150 persone ad Agnosine per la festa di primavera dei cacciatori locali: blitz dei carabinieri forestali a seguito di una segnalazione, tutto regolare. Lo sfogo dell'associazione lombarda

Si cerca di sdrammatizzare, ma per i cacciatori invece non è così: per l'Associazione Cacciatori Lombardi si sarebbe trattata dell'ennesima segnalazione da parte degli ambientalisti. “Ci è stato detto dagli agenti che la loro visita era dovuta a una segnalazione mirata”, si legge in una nota dell'Acl.

“Non condanniamo e non vogliamo criticare il servizio svolto dai carabinieri – scrivono i cacciatori – ma siamo preoccupati del fatto che da mesi bruciano le nostre montagne e le forze dell'ordine non ne vengono a capo. Gli autori di questi gesti ignobili, che non sono cacciatori, se ne girano liberi e impuniti perché i controlli sui monti latitano”.

“E' facile mostrare i muscoli contro i cacciatori che hanno la fedina penale pulita. E' come sparare sulla croce rossa. E se avessero trovato un uccellino proibito sullo spiedo, cosa sarebbe accaduto? Saremmo finiti sulle prime pagine dei quotidiani, descritti come criminali”. A pranzo c'era anche il sindaco di Agnosine, Giorgio Bontempi, che ovviamente difende i cacciatori.

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