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Cronaca

Muratore chiede di essere pagato: gli spaccano tibia, perone e due costole

I responsabili della brutale aggressione sarebbero l'ex titolare e un ex collega della vittima

Minacce, danneggiamento e lesioni personali aggravate. Queste le accuse mosse a due persone a seguito dell'indagine condotta dai carabinieri in seguito alla grave aggressione ai danni di un muratore 33enne. La notizia è riportata sulle colonne del Giornale di Brescia in edicola stamane. 

Tutto è partito quando il muratore 33enne, di origine albanese, è stato soccorso e portato in ospedale con una prognosi di 35 giorni dovuta alle conseguenze di una brutale aggressione che gli ha procurato la frattura di tibia, perone e due costole. Grazie alla testimonianza della vittima, i carabinieri della stazione di Soncino, nel Cremonese, hanno rapidamente individuato e fermato i due presunti responsabili. 

A compiere la spedizione punitiva a carico del 33enne sarebbero stati l'ex titolare e un ex collega dell'uomo, rispettivamente di 29 e 24 anni, entrambi di origine straniera e residenti da anni a Brescia. Stando all'indagine, i due avrebbero fermato l'auto del 33enne e, dopo aver danneggiato il mezzo, se la sarebbero presa con il conducente, picchiandolo con dei bastoni fino a spezzargli tibia, perone e due costole. Il motivo? Farlo desistere dal chiedere il pagamento per il lavoro cha la vittima aveva compiuto per l'ex titolare. I due aggressori sono stati denunciati in stato di libertà. 

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